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Schifani prossimo commissario per i rifiuti. Arrivano i termovalorizzatori

L'annuncio del ministro Fratin alla convention di Forza Italia. Ad accusare Roma di un ingiustificabile silenzio, era stato il presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo

di Redazione -





Ormai si tratta solo di attendere, le parole del ministro mi hanno rassicurato. La novità è che sarò
commissario anche per il Piano rifiuti
“. Fra le tante cose dette in queste ore dal Presidente della Regione, Renato Schifani, c’è stata anche questa importante affermazione. Che significa molto. Parole dette al telefono all’agenzia di stampa Dire, dopo la rassicurazione del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso del meeting di Forza Italia a Taormina. Fratin, infatti, ha rassicurato sulla nomina di Schifani a Commissario per la realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia.

“Nomineremo Renato Schifani Commissario per il Piano dei Rifiuti”

Ma cosa ha detto di preciso Fratin? “La presenza di un commissario e quella di piano rifiuti devono viaggiare insieme e sui termovalorizzatori c’è corrispondenza tra me e Schifani. E se l’ARS non approva il Piano rifiuti in Sicilia, lo farà il Governatore”. Sostanzialmente, dunque, Gilberto Pichetto Fratin ha dato il nulla osta alla realizzazione di termovalorizzatori in Sicilia che significheranno la risposta alla perenne emergenza immondizia che si vive in Sicilia. C’è dunque, almeno a parole, la volontà del governo nazionale di esitare una norma che consente la realizzazione delle due opere auspicate da Palazzo d’Orleans.

In queste ore, Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, era stato molto ‘forte’ sulle sue pagine social a proposito dei silenzi capitolini sui termovalorizzatori: “Termovalorizzatori nel 2030? Occorre accelerare”, ha scritto. Aggiungendo che “il governo regionale sta facendo la sua parte ma è fondamentale che da Roma venga un segnale importante e non una benevola pacca sulla spalla”, registrando quello che, senza possibilità di malinteso, ha definito “un silenzio romano che non promette bene”. Evidentemente, le parole dell’esponente della Lega, hanno raggiunto l’obiettivo. Fratin, infatti, ha detto che “l’avvio della procedura per i lavori del termovalorizzatore non risolve automaticamente tutto” e spiegato che gli stessi, per essere efficaci, devono essere supportati da un “piano rifiuti che preveda la differenziata con determinate caratteristiche, perché nel termovalorizzatore non possono conferire qualsiasi cosa” ma ha anche aggiunto che “il primo decreto utile che faremo conterrà la nomina del commissario, nella figura del presidente della Regione e, a quel punto, il primo atto sarà l’avvio delle procedure per i termovalorizzatori“. Insomma, Minardo ha interrotto i silenzi romani. Che poi era quello che, sostanzialmente, l’esponente siciliano del Carroccio voleva. Termovalorizzatore significa produrre energia. La Sicilia, l’Italia pagano bei soldi a Olanda, Germania e Danimarca per mandare lì i rifiuti e, sempre agli stessi Paesi, ne danno altri per comprare l’energia, prodotta da rifiuti siciliani. Non è molto intelligente come cosa, per usare un eufemismo…


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