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Ambiente

San Marco – Fontanarossa: volo cruciale per salvare vite

di Redazione -





Il passo – e il volo – è nuovo e cruciale nella gestione delle emergenze sanitarie in Sicilia. E’ quello compiuto dall’ Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania che ieri mattina ha effettuato il primo volo dell’eliambulanza della SUES 118 che ha toccato il suolo dell’elisuperficie dell’ospedale. Un volo prova, su richiesta della Torre di Controllo Enav dell’aeroporto di Catania volto a verificare la corretta esecuzione delle comunicazioni radio e le modalità operative di utilizzo dell’infrastruttura, ma anche propedeutico per la successiva attivazione del servizio di soccorso di emergenza con l’eliambulanza gestito dalla Regione Siciliana, previsto sia nella fascia diurna che notturna a partire dal 2024.
La pista di atterraggio con operatività diurna denominata “Ospedale San Marco” è stata progettata e realizzata, nel 2019, per accogliere l’elicottero modello Agusta Westland 139 (si tratta dell’elicottero più grande in uso al SUES 118 e ai Corpi di Stato). Un momento significato in quel percorso di completamento della struttura ospedaliera, come ha sottolineato il direttore generale Gaetano Sirna.
“Questo è l’ultimo tassello che rende il nostro ospedale completo e di questo dobbiamo ringraziare anche il comando dell’Aeronautica militare di Sigonella, l’ENAC e l’ENAV. Negli ultimi due anni l’azienda ha fatto uno sforzo enorme, specie durante la pandemia che ha visto il San Marco schierato in prima linea e ora finalmente assistiamo a quest’opera di ripopolamento, nel senso che abbiamo assunto più di 500 persone, abbiamo aperto tutti i reparti l’ultimo è la riabilitazione di un mese fa e poi ancora abbiamo completato tutta l’apparecchiatura tecnologica, acquistando un altro robot da Vinci, il braccio robotico ‘Brain Lab’, una risonanza 3D Tesla e un robot per l’attività dei neurochirurgia.
Con l’apertura dell’eli pista, il San Marco può dirsi un’opera assolutamente completa”.
Presenti alla dimostrazione aerea anche il direttore sanitario Antonio Lazzara, quello amministrativo Rosario Fresta e il direttore medico di presidio Annarita Mattaliano, oltre a altri dirigenti aziendali.
L’infrastruttura è in calcestruzzo armato con portanza 7 tonnellate, presenta una superficie di atterraggio pari a 25 metri di diametro e una quota sul livello del mare di 73 metri.
L’area di atterraggio e decollo è sottoposta alla giurisdizione ATZ Catania, zona di traffico di aeroporto (in inglese Aerodrome Traffic Zone), gestito da ENAV Catania TWR (Torre di Controllo), all’interno del CTR (Zona di controllo) di Catania, in particolare la Zona 1 governata dall’Aeronautica Militare attraverso il Servizio di Avvicinamento Radar dell’aeroporto militare di Sigonella.
Sia il Comando Aeroporto di Sigonella, sia ENAV Catania TWR, hanno dato il ‘via libera’ all’eli pista che è stata di seguito istituita da ENAC, su presentazione della documentazione da parte dell’ente gestore dell’infrastruttura. In una prima fase, le attività di soccorso in emergenza con l’eliambulanza saranno avviate soltanto nelle ore diurne.
Ai fini dell’utilizzo dell’infrastruttura anche nelle ore notturne, l’azienda ospedaliera universitaria ha già chiesto a ENEL Distribuzione SpA di redigere un progetto con la soluzione tecnica più idonea all’interramento delle linee elettriche.
Una volta effettuati e conclusi i lavori di interramento dei cavi elettrici, si potrà richiedere ad ENAC l’autorizzazione al volo notturno.
Per quanto riguarda l’operatività del servizio, dopo questo volo sperimentale quanto cruciale, l’eli superficie sarà operativa già nel giro di un paio di settimane, giusto il tempo di definire le ultime pratiche burocratiche, l’elaborazione dei dati della prova di ieri e i protocolli con la società titolare degli elicotteri