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Salvini “Ponte? cantieri entro l’estate”

di Redazione -





Nonostante le proteste dei gruppi di cittadini uniti perché contrari alla costruzione del Ponte sullo Stretto e l’opposizione dei partiti di minoranza, dal Pd al M5s fino ad Avs, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, continua a promuovere l’avvio dei lavori per il ponte sullo Stretto e tira avanti, senza curarsi degli scandali che in queste ore hanno coinvolto alcuni esponenti del suo partito in Sicilia, come il vicepresidente della Regione Luca Sammartino.
Per ultimo, anche lo “stop” al progetto come presentato, viste le richieste di chiarimenti che sono arrivate da parte del ministero dell’Ambiente, che però non sembrano preoccuparlo. “Vado avanti senza indugi”, ha dichiarato il leader della Lega “e confido che entro 30 giorni la società Stretto di Messina risponda a tutte le osservazioni degli altri ministeri: l’obiettivo rimane quello di iniziare i lavori entro l’estate 2024. Spero che l’Italia possa essere un esempio di sviluppo, crescita e ingegneria” A dargli manforte, sulle risponde che, a quanto detto, arriveranno, il ministro Gilberto Pichetto Fratin, che davanti all’esultanza delle opposizioni, ha frenato ogni entusiasmo di chi sperava con le richieste della Commissione in uno stop ai lavori. “Nella definizione del testo della richiesta di integrazione, che è atto tipico della prima parte di ogni procedimento di valutazione di impatto ambientale, si è tenuto conto, come di consueto, anche di elementi tratti dai contributi di Ispra e di soggetti non pubblici aventi diritto, per legge, ad esprimersi”, ha spiegato il ministro dell’Ambiente. Riguardo alle osservazioni del ministero dell’Ambiente, ha parlato anche l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, spiegando che per il Ponte sullo Stretto di Messina “non c’è alcun blocco, né ostacolo, anzi abbiamo fatto progressi”.
“Stiamo procedendo su due fronti paralleli”, ha affermato Ciucci, “la valutazione di impatto ambientale e la Conferenza dei servizi. Ieri si è svolto il primo incontro della Conferenza dei servizi. La valutazione di impatto ambientale è stata avviata precedentemente e, come previsto dalla legge, il Mase e la commissione Via hanno formulato richieste di approfondimento. Sono oltre 200, un numero consistente ma proporzionato al valore del progetto, che ammonta a 13,5 miliardi di euro e coinvolge 13 siti ambientali protetti. Abbiamo presentato oltre 10.000 documenti, quindi considero questo numero congruo. Immaginate se non ci fossero state osservazioni o richieste di chiarimento”.
Tuttavia, anche le opposizioni continuano a lottare, ma contro la realizzazione. A guidarle, in particolar modo, Angelo Bonelli (Avs) che ha dichiarato: “Sfido Matteo Salvini: facciamo un referendum sul Ponte sullo Stretto, raccogliamo insieme le firme e andiamo a votare, io per il no e tu per il sì e vediamo se gli italiani vogliono questa opera”. “I nodi stanno venendo al pettine – ha continuato – sta venendo fuori che stanno analizzando qualcosa di datato, non allineato alla nuova cartografia e ai nuovi vincoli” ha infine concluso.