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Cronaca

A Ragusa le luci e le ombre della sanità siciliana

di Cesare Pluchino -





La rete ospedaliera della provincia di Ragusa compendio della sanità, con molte luci, date dall’eccellenza di reparti specialistici affollati di professionalità di indiscutibile valenza.

Ma anche molte ombre che, nell’immaginario collettivo, rischiano di inficiare i livelli elevati di una sanità, limitata nel suo insieme dalla concorrenza campanilistica dei tre ospedali maggiori, Ragusa, Vittoria e Modica, e dai due minori, Comiso e Scicli, terreno nel quale vivono e si estrinsecano le rivalità della deputazione locale che, per spalmare uniformemente, e non sempre, reparti e finanziamenti sui tre bacini elettorali, impediscono la cresciuta naturale del nuovo ospedale del capoluogo, deputato, anche geograficamente, ad accentrare reparti specialistici di eccellenza e di alta medicina. 

In questo girone di ignavia, dove si tende all’appiattimento piuttosto che far crescere solo i migliori reparti, ci sono le ombre di una sanità che poi va a finire sulle cronache nazionali.

L’ultima segnalazione è del gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa che rileva il forte degrado nella RSA del “Maria Paternò Arezzo”.

Struttura che era allocata nel complesso del “G.B. Odierna”, in locali adeguati e riqualificati ma che il penultimo Direttore Generale dell’ASP volle portare nei dismessi locali dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo”, utilizzando il vecchio reparto della Ostetricia e Ginecologia, accorpandola con il SUAP così da liberare i locali del ‘G.B. Odierna’, che ospita la Direzione Generale, per destinarli a uffici dell’Azienda.

Come hanno sottolineato i consiglieri dem, ci sono “scene indegne di un Paese civile”, il degrado della RSA del “Maria Paternò Arezzo” è da terzo mondo e fa il paio con il degrado diffuso nella città, ormai entrata in un vortice di abbandono ancora non del tutto compreso, anche e soprattutto per l’inadeguatezza e l’incapacità delle opposizioni politiche di tutti i colori.

Le condizioni della struttura denotano il totale disinteresse della Direzione Strategica, in particolare di quella Amministrativa e dei settori tecnici preposti alla manutenzione.

La situazione sconvolgente all’interno della RSA, destinata a persone fragili e in precarie condizioni di salute, è rappresentata dalle foto che ci parlano di un reparto in totale abbandono.

Vetri rotti rattoppati con nastro adesivo, finestre bloccate con pacchi di pannoloni o pezzi di legno, porte sfondate, luci non funzionanti nei bagni, incuria negli spazi esterni.


Una struttura che non potrebbe essere utilizzata nemmeno come dormitorio per gente sana, in un paese civile, 

I consiglieri del Partito Democratico hanno, purtroppo strumentalizzato la cosa per fare opposizione al sindaco e all’assessore competente del Comune, le cui competenze sono limitate nel settore, dicono di aver portato a conoscenza lo stato di degrado anche ai Carabinieri del NAS, al Prefetto di Ragusa e all’ASP, chiedendo verifiche immediate.ma non hanno inoltrato circostanziata denuncia all’assessorato regionale alla Salute che dovrebbe inviare degli ispettori al più presto.

Come bene sottolineano, non si parla più solo di incuria, ma di sicurezza, dignità e rispetto umano. Siamo davanti a una condizione intollerabile e non sono rinviabili risposte immediate e interventi concreti.

Questa è, anche, la sanità siciliana.