Ricerche senza sosta, a Favara, per trovare Marianna Bello
Nell’Agrigentino proseguono senza sosta le ricerche per trovare Marianna Bello, la trentottenne trascinata via dal violento nubifragio che si è abbattuto su Favara lo scorso 1° ottobre. Per il quinto giorno consecutivo le squadre di soccorritori continuano a scandagliare il corso d’acqua che conduce al locale depuratore.
Si continua a scavare e svuotare pozzi
Forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile, sin dalle prime ore di stamane hanno ripreso le operazioni di ricerca, concentrate, prevalentemente, sull’ispezione di una ventina di pozzi che si sono venuti a creare in seguito alle abbondanti piogge dei giorni scorsi. Si scava con idrovore ed escavatori. Nei giorni scorsi sono arrivati sul posto anche i sommozzatori da Palermo e il Nucleo di soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi con l’unità cinofila “Tito”, addestrata per operazioni in contesti di calamità naturali.
La trentottenne trascinata via da un’ondata di acqua e fango
La giovane donna favarese, sposata e mamma di tre bambini, di 9, 6 e 3 anni, risulta dispera dalla mattina di martedì scorso, quando un’intensa e violenta ondata di maltempo si è abbattuta sulla parte occidentale della Sicilia, allagando gran parte della rete viaria urbana di Favara. In quel momento la donna, a bordo della sua Ypsilon 10, stava transitando nella zona della piazza della Libertà, quando decide di uscire dall’auto, ma viene travolta e trascinata via dall’acqua. Scattato l’allarme, sin da subito le ricerche si concentrano nell’area del canalone sotterraneo che dalla piazza conduce al Vallone per proseguire, sempre sottoterra, fino al depuratore, dove si sospetta che possa essere stata scaraventata.
Quinto giorno di ricerche di Marianna Bello
Da allora le ricerche vanno avanti ininterrottamente. Non si è trascurato nessun dettaglio e anche con l’aiuto di alcuni familiari si segue ogni pista nel tentativo di individuare anche la più piccola traccia della donna. Nelle scorse ore i Vigili del Fuoco hanno trovato il portafogli della donna, contenente la foto di uno dei suoi figli. Poco distante in un canalone fangoso, vicino al depuratore comunale è stata anche rinvenuta una borsa che si presume appartenesse a Marianna Bello.
Una donna denunciata per “procurato allarme”
Per Favara sono ore di angoscia, alimentata anche dalle face news circolate nelle ultime ore, circa un probabile avvistamento della donna ancora in vita. Qualcuno al 112 diceva di averla vista parlare con un uomo e che stava bene. Ma si è trattato di una falsa notizia che ha portato alla denuncia di una persona per “procurato allarme” e altre tre sono a rischio. Le squadre di soccorritori, intanto, non si arrendono e continuano a cercare, operando tra fango e detriti, con l’ausilio di ruspe, escavatori e di unità specializzate. E’ corsa contro il tempo, ma Favara resta aggrappata alla speranza di ritrovare Marianna Bello ancora in vita.