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Ambiente

Protocollo d’Intesa per il contrasto agli incendi Coinvolti 20 Comuni

di Francesca Gallo -





di FRANCESCA GALLO
La stagione estiva ormai alle porte e gli eventi incendiari verificatisi lo scorso anno non solo hanno indotto la Regione Sicilia ad anticipare quest’anno l’inizio della campagna antincendio al 15 maggio, posticipando la chiusura al 31 ottobre, ma impongono la predisposizione, indispensabile ed urgente, di un piano per la lotta agli incendi. In quest’ottica, il Procuratore della Repubblica di Sciacca Roberta Buzzolani, convoca i Sindaci dei 20 Comuni tra le due provincie di Agrigento e Trapani per la stipula di un protocollo d’intesa per il contrasto agli incendi nel territorio del circondario. A sottoscrivere il documento, oltre i rappresentanti dei Comuni di Sciacca, Ribera, Menfi, Caltabellotta, Burgio, Bivona, Santa Margherita di Belice, Montevago, Partanna, Poggioreale, Santa Ninfa, Villafranca Sicula, Sambuca di Sicilia, Calamonaci, Cianciana, Gibellina, Alessandria della Rocca, Lucca Sicula, Santo Stefano Quisquina e Salaparuta, il Procuratore della Repubblica di Sciacca, il Prefetto di Trapani, il Vicario del Prefetto di Agrigento, i Comandanti Provinciali dei Vigili del Fuoco di Agrigento e di Trapani, gli Ispettorati Dipartimentali delle Foreste di Agrigento e di Trapani, i Questori di Agrigento e di Trapani e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento. “Un protocollo dall’aspetto fortemente investigativo – evidenzia il Procuratore Buzzolani – che mira a prevenire ipotesi di incendio derivanti dai cosiddetti “fuochi controllati”, in un territorio prevalentemente a vocazione agricola che, come tale, richiede interventi di pulitura”. Oltre 2000 gli incendi riferiti al 2023, nella sola provincia di Agrigento, in testa alle statistiche SIF e ben 2669 nel 2022. Dati preoccupanti per un fenomeno in forte crescita in una Regione dove il fattore climatico è quello che incide in modo preminente nel creare le condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla propagazione degli incendi boschivi, sia di carattere colposo che doloso. Fuochi favoriti anche da una lunga siccità, dalla scarsa umidità atmosferica, dalle elevate temperature e dall’accentuata ventosità, ma, nella maggior parte dei casi si tratta di incendi che sono la conseguenza della cosiddetta pratica del “debbio”, ovvero dell’abbruciatura delle stoppie per la distruzione dei residui di seminativi e per il rinnovo dei pascoli. Il protocollo intende definire delle linee d’azione condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi verificatisi sul territorio di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca. L’obiettivo dell’azione investigativa, dovrà rivolgersi alla verifica del rispetto delle disposizioni finalizzate alla prevenzione, nonché a valutare se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesco e la diffusione delle fiamme. In uno scenario come quello attuale è determinante per il raggiungimento degli obiettivi preposti e un’attività di prevenzione sinergica con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, istituzionali e della società civile. “La stipula della convenzione rappresenta un momento importante in cui si uniscono le forze – dichiara il sindaco di Sciacca – si fa sinergia tra i Comuni del circondario, le forze dell’ordine e soprattutto la Procura, uniti in una task force per una battaglia che ogni anno, con l’arrivo della stagione calda, ci vede impegnati, tramite le squadre di polizia municipale e di protezione civile, a vigilare e a rinnovare l’ordinanza sulla pulizia dei terreni incolti”. In vista dell’approssimarsi di un’altra stagione estiva, particolare attenzione viene rivolta al tema degli incendi boschivi. Tema che vede in prima linea la Procura di Sciacca che dal 2016 ha istituito una Banca Dati contenente informazioni relative alle denunce per incendi boschivi, per una più incisiva attività di monitoraggio. “Un protocollo d’intesa come un ulteriore strumento a disposizione per il contrasto di un fenomeno che sta danneggiando intere aree boschive fondamentali per il territorio”. A dichiararlo è Giuseppe Cacioppo, Sindaco di Sambuca di Sicilia, dove dominanti sono le aree boschive nella zona a ridosso del Lago Arancio, con la Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, che costituiscono dei veri polmoni verdi, negli ultimi anni devastati da importanti incendi. Sotto la lente d’osservazione un vasto territorio costellato da luoghi di particolare valore ambientale e da diverse aree protette e riserve naturali, quali il Monte San Calogero, la Grotta di Santa Ninfa, nonché di Siti di Importanza Comunitaria, come il complesso dei monti di Santa Ninfa Gibellina, la Foce del fiume Magazzolo, la Foce del Fiume Verdura, il Bosco di Santo Stefano Quisquina, luoghi da proteggere e tutelare. “È necessario – ha dichiarato Buzzolani – che si operi tutti insieme verso il raggiungimento di un unico obiettivo che porti ad un cambiamento culturale”. Nella lotta agli incendi un contributo notevole arriva dalla prevenzione che oggi rappresenta l’attività primaria, dalla propaganda educativa a mirate campagne d’informazione e attività di educazione ambientale svolte nelle strutture scolastiche.