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Attualità

PRIMA PAGINA-Le isole minori chiedono aiuto: sanità e collegamenti non funzionano

di Antonino Marino -





Sanità e collegamenti. Due questioni che, all’apparenza, sembrano assolutamente distanti, ma che invece in alcuni luoghi della Sicilia rappresentano una delle problematiche maggiori per i cittadini. I cittadini in questione sono quelli che popolano le isole minori siciliane e che, quotidianamente, sono costretti a convivere con una sanità che non funziona e con collegamenti sempre più ridotti. La questioni, poi, diventa ancor più pesante quando è la sanità ad aver bisogno e urgenza dei collegamenti, o quando per via dei collegamenti che non funzionano bene, la sanità ne risente. In sostanza è un gatto che si morde la coda. Ma andiamo per ordine. Attese infinite, carenza di personale, ritardi delle ambulanze, chiusura di reparti, depotenziamento dei presidi sanitari. Sono le caratteristiche della sanità pubblica siciliana, dove le eccellenze non riescono spesso a compensare ad un sistema che non funziona. Una situazione che è ancora più grave nelle isole minori, dove il diritto alla salute rischia di non essere più garantito. Motivo per il quale, nei giorni scorsi è nata l’assemblea permanente per la salute pubblica e domenica scorsa, in occasione della giornata mondiale della sanità, si è tenuto sit-in a Lipari e in contemporanea a Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. La manifestazione, organizzata a Lipari dal Coordinamento Eolie Sanità, ha marciato simbolicamente verso il presidio ospedaliero di Lipari distribuendo volantini con le principali esigenze del territorio: potenziamento dell’attuale pianta organica del presidio di Lipari; adeguamento dei servizi sanitari alle reali esigenze dell’arcipelago; potenziamento dei presidi di continuità assistenziale nelle isole minori; potenziamento del percorso parto e riapertura del Punto Nascita. Il prossimo appuntamento alle Eolie è fissato per sabato 13 aprile, a Lipari, “con l’obiettivo di definire le modalità di partecipazione alla manifestazione pubblica che si terrà a Milazzo il 17 maggio”. “La precarietà nei collegamenti marittimi continua a danneggiare le isole e gli arcipelaghi di Sicilia. Da ieri risultano sospesi i servizi integrativi a mezzo navi, operati in convenzione regionale. Dopo bandi andati deserti, annunci, riferiti a soluzioni epocali e altre procedure, rimaste prive di efficacia, con la stagione turistica ormai avviata, ci ritroviamo con un ulteriore colpo a danno del fragile assetto socioeconomico delle isole minori”. Lo ribadisce, perché evidentemente non è la prima volta, Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole di Sicilia. “È del 17 gennaio scorso -continua- l’ultima Pec, sottoscritta da ben 40 associazioni e trasmessa al ministro Matteo Salvini, al presidente Renato Schifani, all’assessore alla Mobilità, Alessandro Aricò e al suo Dipartimento, con la quale si denunciavano le gravi carenze del sistema dei collegamenti marittimi. Un sistema dove le emergenze si rincorrono e dove né la Regione Siciliana né il Governo centrale hanno sin qui dimostrato di poterne davvero venire a capo. Ai tagli e ai rincari insostenibili (30% da giugno 2022 al quale si è sommato un ulteriore 20% da dicembre 2023) a gravare sui collegamenti con navi e aliscafi operati in convenzione statale, si sono andati cristallizzando le criticità di quelli integrativi regionali operati a mezzo navi. “Sappiamo che i sindaci delle isole minori si sono già attivati – conclude Del Bono – e noi abbiamo sensibilizzato anche l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, presente a Lipari in occasione di un evento, ma occorre far presto per evitare di altri danni”. Sulla scia di quanto, con grande allarme, ha denunciato il presidente di federalberghi, si pone anche il M5S siciliano e con il capogruppo all’Ars, Antonio De Luca, arriva un attacco al governo centrale: ”Roma non può ricordarsi della Sicilia solo quando c’è da saccheggiare parte delle risorse destinate alle strade e alle altre infrastrutture isolane per la costruzione di un ponte inutile. Se ne occupi pure ora, e lo faccia immediatamente, per garantire i collegamenti integrativi con le isole minori. Schifani, una volta tanto, si ricordi che è il governatore dei siciliani e non il factotum al servizio del governo Meloni”.