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“La prevenzione comincia da noi”. I dipendenti dell’ASP di Agrigento scelgono di sottoporsi agli screening per prendersi cura di sé e incoraggiare gli altri a fare lo stesso

di Francesca Gallo -





Prevenzione oncologica Agrigento: l’esempio dei dipendenti ASP

“La prevenzione comincia da noi”. Con questo slogan i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento hanno deciso di dare il buon esempio, sottoponendosi, nella mattina di oggi, al triplice programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del colon-retto e della cervice uterina, promosso dalla direzione generale ASP con l’obiettivo di intensificare l’azione preventiva, fondamentale nella lotta ai tumori.

Accogliendo l’invito del Centro Gestionale Screening, diretto dalla dottoressa Angela Matina, i dipendenti, presso la hall d’ingresso della sede della Direzione generale ASP, hanno avuto l’opportunità di prendersi cura della propria salute, rendendosi al contempo protagonisti di un gesto di grande altruismo, finalizzato ad esortare tutta la collettività a fare lo stesso.

Screening gratuiti ogni sabato

L’iniziativa si inserisce nel contesto della campagna “Tripla prevenzione oncologica stabile”, promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento che dallo scorso 18 ottobre e fino al 20 dicembre, ogni sabato mattina, apre le porte di diverse strutture ASP, dalle 8.30 alle 13.30, per offrire gratuitamente ai cittadini la possibilità di aderire al programma di screening. 

L’ASP, intanto, nel comunicare che la campagna dei “sabati” dedicati allo screening gratuito in provincia sarà sospesa l’1 novembre, in coincidenza con la ricorrenza di tutti i santi, per riprendere regolarmente il prossimo sabato, 8 novembre, rende noti i dati di partecipazione dello scorso weekend: 73 mammografie eseguite; una quarantina i kit per l’esame del colon-retto consegnati e oltre 30 le donne che si sono presentate per sottoporsi a pap test / Hpv DNA test. 

Esami diagnostici che vanno ad aggiungersi a quelli già effettuati durante la prima giornata di screening, con 62 mammografie eseguite presso le radiologie della Casa della Comunità di Agrigento, degli ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, e del PTA di Canicattì, oltre alla distribuzione di 65 kit per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto ed effettuati 25 Pap Test o DNA Test per l’HPV.

Iniziative nei comuni e partecipazione all’Ottobre Rosa

Adesione alla campagna si registra anche a Favara, dove, in occasione di un open day organizzato domenica scorsa presso Villa Ambrosini, sono stati consegnati ben 44 kit per l’esame del colon-retto, oltre alla prenotazione di 26 mammografie e di 20 esami citologici.

La popolazione agrigentina risponde anche alle azioni dell’ “Ottobre in rosa”, per la ricorrenza del mese della prevenzione del tumore alla mammella. Un open day presso l’ospedale della Città dei Templi ha permesso a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni di sottoporsi liberamente, senza prenotazione né impegnativa del medico curante, a mammografie gratuite. L’evento è stato realizzato in collaborazione con i volontari dell’Associazione AMICO Onlus e i Club Lions Chiaramonte e Host di Agrigento. Un ulteriore open day informativo si è svolto a Racalmuto, presso la sede del consultorio familiare, con la fattiva partecipazione del Comune, l’Associazione Donatori Sangue e la Fidapa. Entrambe le giornate sono state precedute dalla “camminata itinerante solidale” durante la quale il centro città è stato attraversato da un festante corteo in rosa guidato dall’Associazione Sport Life Education “Onde Rosa”.

L’appello dell’ASP

Il programma “Tripla prevenzione oncologica stabile” proseguirà nei prossimi sabato mattina e l’ASP di Agrigento auspica una partecipazione ancora maggiore. Il direttore generale, Giuseppe Capodieci, attraverso le attività di screening invita la popolazione target ad effettuare specifici test diagnostici allo scopo di identificare precocemente l’insorgenza di un tumore.
“Evidenze scientifiche dimostrano che gli screening  sono efficaci nel cambiare la storia naturale di alcuni tumori. Individuare il tumore in fase iniziale – dichiara Capodieci – consente il trattamento con una maggiore probabilità di sconfiggere la malattia o, nei casi più gravi, di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita”.

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