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Cronaca

Porta Nuova perde il suo boss: arrestato Giuseppe Auteri

di Redazione -





di FLAVIA ROMANI
Blitz allo Sperone, blitz a Brancaccio e blitz al mandamento di Trabia. Ma il lavoro dell’antimafia non finisce qui. Perché ieri nel pomeriggio è arrivato un colpo diretto alla famiglia palermitana di Porta Nuova, su cui piomba un nuovo arresto. Ieri nel pomeriggio è stato arrestato il latitante Giuseppe Auteri, 50 anni. Il boss era riuscito a sfuggire al blitz antimafia del luglio 2022 contro il clan ed era ricercato dal settembre del 2021.
L’ARRESTO
Giuseppe Auteri è stato arrestato nel capoluogo siciliano dai carabinieri del comando provinciale di Palermo diretto dal generale Luciano Magrini al culmine di una delicata indagine coordinata dalla procura guidata da Maurizio de Lucia. I carabinieri del nucleo Investigativo, guidati dal tenente colonnello Mimmo La Padula, hanno fatto irruzione ieri pomeriggio, intorno alle 15,50 in una palazzina di via Recupero 6, una traversa di via Oreto. Un tugurio in una palazzina mezza diroccata. Il boss di Porta Nuova era da solo, al secondo piano e non ha opposto resistenza, nonostante fosse armato. Non aveva via di scampo. In casa c’erano diverse migliaia di euro, la cifra complessiva deve essere ancora quantificata. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale erano sulle sue tracce da giorni.
Gli investigatori sono stati sempre convinti che Auteri fosse vivo. Come avevano ricostruito il procuratore aggiunto Paolo Guido ed i sostituti Giovanni Antoci e Luisa Bettiol, che avevano coordinato l’inchiesta “Vento”, “Vassoio” è un personaggio di rilievo all’interno della cosca e, per usare le parole del pentito e collaboratore di giustizia Alessio Puccio “è uno dei più bravi ragazzi per la cosca al momento perché già ha fatto tanti anni di carcere”. Perché appunto, “Vassoio”, ha già scontato una condanna per associazione mafiosa, a otto anni di reclusione. Si tratta di vicende risalenti al febbraio 2010, quando con Calogero Lo Presti impose un’estorsione alla società che produceva la fiction “Squadra antimafia oggi 3”.
Scontata la pena, Auteri tornò a inserirsi nuovamente nel clan di Porta Nuova, con posizioni però ancora più autorevoli, quindi anche come il reggente del mandamento di Porta Nuova. Secondo quanto ricostruito prima Auteri avrebbe assunto il ruolo di cassiere dell’influente mandamento che opera nel centro città e poi, in un momento di grande fibrillazione per il clan, il boss avrebbe preso la guida della famiglia.
IL BLITZ “VENTO” E LA FUGA
Il latitante Auteri era, come detto, ricercato dal settembre del 2021. Era riuscito a non farsi catturare durante il blitz “Vento” nel luglio del 2022, avvenuto subito dopo l’omicidio alla Zisa di un altro capomafia, Giuseppe Incontrera. E da quel blitz – pur senza la cattura di “Vassoio” – in cui vennero arrestate 18 persone, ne è scaturito un processo. Proprio pochi giorni fa, il 22 febbraio, erano state emesse 24 condanne nel processo scaturito dal blitz del luglio 2022. La posizione del boss latitante, anche lui coinvolto nell’inchiesta, era stata stralciata. I pentiti lo definiscono uno degli esponenti più affidabili della cosca “perché già ha fatto tanti anni di carcere”. Eppure, ora in carcere dovrà tornare.
Soddisfatto dell’operazione il Procuratore Capo di Palermo Maurizio de Lucia: “Un grande merito dell’arresto del latitante Giuseppe Auteri va ai Carabinieri che hanno lavorato benissimo” ha detto commentando la cattura del boss mafioso latitante. Il Procuratore esprime “soddisfazione per la continuità del lavoro” che la Dda di Palermo sta svolgendo in questi giorni.