Ue dichiara guerra alla pesca mediterranea, proteste sigle di settore, allarme Sicilia
Pesca mediterranea: a poche ore dall’insediamento dei nuovi commissari Raffaele Fitto e Costas Kadis i servizi della Commissione presentano la loro dichiarazione di guerra alla pesca europea del mediterraneo.
AGCI Sicilia Pesca continua l’allarme che nelle misure di attuazione della politica di conservazione europea invece di considerare l’impatto di altri fattori, la CE intende continuare sulla strada della riduzione dei giorni annui di pesca in mare, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica dell’attività e la sopravvivenza di migliaia di imprese
Ridurre di un ulteriore 38% la mortalità da pesca per lo stock di merluzzo nel Tirreno e Mar Ligure, sottraendo altri giorni di pesca a quelli massimi consentiti per il 2024, introdurre misure correttive di limiti di cattura anche per reti da posta e tramagli, per lo stesso stock ridurre del 25% lo sforzo di pesca dei palangari, ridurre di un ulteriore 18% la cattura massima del gambero viola e del 29% per il gambero rosso; trasporre nella Legge europea ed attuare tutte le raccomandazioni adottate dall’ultima sessione della CGPM-FAO (proposte dalla stessa CE e rigettate dal MASAF) tra cui figura la riduzione del 5,2% dello sforzo di pesca dello strascico in Adriatico.
Questa la ricetta dei “Servizi della Commissione” per il 2025 riportata in un “Non-Paper” che, se non impegna automaticamente la CE, costituisce la base di discussione in vista del Consiglio dei Ministri Agrifish di dicembre. A nulla sono valsi i richiami alla ragionevolezza ed al realismo – dopo la riduzione del 40% delle attività negli ultimi 5 anni e le conseguenti acute difficoltà delle imprese del settore – espressi da più parti, a cominciare dalle Organizzazioni della pesca europee e degli Stati membri mediterranei, e culminati nel protocollo in cui il Ministro Lollobrigida richiedeva il congelamento di ulteriori riduzioni dello sforzo di pesca raccogliendo l’adesione dei ministri di Francia e Spagna.
“In questo scenario – dichiarano le organizzazioni della pesca italiana AGCI Agrital, Confcooperative Fedagripesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresa Pesca e Federpesca – non possiamo che raddoppiare i nostri migliori auguri per il loro prossimo insediamento ai Commissari Raffaele Fitto e Costas Kadis, che troveranno ad attenderli sulle loro scrivanie questa dichiarazione di guerra alla pesca mediterranea. L’auspicio è che entrambi riescano a produrre, in quello che dovrebbe essere un nuovo corso della CE, i primi segnali di resipiscenza e di correzione di approccio e strategia per il governo di un settore ormai allo stremo”.