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Politica

Parla l’assessore regionale Falcone: “Finanziaria di crescita”

di Redazione -





di LUCA BONINA
“I siciliani e le realtà imprenditoriali ci chiedono di allinearci alle Regioni più virtuose d’Italia. Noi abbiamo la possibilità di approvare la manovra finanziaria entro il 31 dicembre e dobbiamo fare in modo di riuscirci. Sarebbe anche un risultato storico che ci permetterebbe di sbloccare importanti risorse economiche già dall’inizio del prossimo anno. Io ci credo, ma purtroppo abbiamo anche assistito a una discussione assurda con l’opposizione che sta facendo di tutto per ottenere per l’esatto contrario. Mi sembra tutto così surreale”. Lo dice a L’Identità l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, alle prese con l’approvazione della legge di stabilità nei tempi previsti. Una battaglia su cui non vuole rinunciare nonostante le frizioni con le minoranze.

“Le opposizioni sbagliano nel volersi trincerare dietro un atteggiamento ostruzionistico. Noi ci aspettavamo proposte su temi strategici per la Sicilia piuttosto che la volontà di rinviare tutto perché ci sarebbe poco tempo. Ricordo che questa manovra l’abbiamo discussa a partire da giugno con assessori e partiti, Anci, associazioni datoriali e parti sociali. La giunta ha votato il Ddl di bilancio il 26 ottobre e la manovra l’8 novembre. Ricordo anche che per legge la sessione di bilancio dura 45 giorni. Adesso invece c’è chi parla di essere disposto ad accettare l’esercizio provvisorio qualora la finanziaria non venisse approvata entro i termini di legge. Noi invece vogliamo dimostrare che in Sicilia non si lavora solamente sette mesi l’anno così com’è stato negli ultimi 25 anni proprio a causa dell’esercizio provvisorio che, ribadisco, ci blocca almeno fino ad aprile oppure a giugno se consideriamo anche il tempo di pubblicare la legge ed aprire il Sic (Sistema informatico contabile).

Solo allora potranno iniziare i pagamenti alle imprese e a chi ha prestato attività lavorativa per conto della Regione. Per fare un esempio, nel 2022, quando siamo andati in esercizio provvisorio fino ad aprile, la Regione siciliana ha erogato 14 miliardi di euro, mentre nel 2023 avendo approvato la finanziaria il 10 febbraio siamo riusciti ad erogare 15 miliardi e 700 milioni di euro. Questo significa che abbiamo immesso nel mercato oltre un miliardo e mezzo di euro in più. Per questo ci siamo imposti di approvare subito la finanziaria in modo da poter essere operativi già dalle prime settimane del 2024. Ad inizio gennaio inoltre ci sarà un cambiamento epocale. La Regione, nei pagamenti, passa dal sistema di cassa a quello di tesoreria.

Oggi ci sono 446 dipendenti che fanno i mandati, fra poco ci saranno poche decine di persone autorizzate con un cambio di sistema informatico che, dopo un iniziale rodaggio, renderà le procedure più rapide ed efficaci. Sempre la Regione quest’anno è riuscita a mettere in regola i conti e consegnare ai cittadini un bilancio sempre più chiaro ed in linea con le esigenze della Sicilia. Grazie a tale lavoro propedeutico abbiamo avviato iniziative importanti come il bonus energia da 76 milioni di euro, 50 milioni di euro alle famiglie per calmierare l’impatto del rialzo dei tassi d’interesse dei mutui della prima casa. Ai Comuni invece, per la prima volta dopo dodici anni, abbiamo dato stabilità economico-finanziaria pagando la quarta rata del Fondo enti locali entro l’anno in corso. Ciò si traduce in garanzie per i servizi ai cittadini che, a loro volta, potranno meglio sopportare il carovita grazie all’aiuto della Regione sui mutui”.