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Attualità

Palermo, trentamila in corteo per Gaza: studenti, sindacati e artisti in piazza

di Andrea Scarso -





PALERMO – È stata una giornata di piazza che Palermo non viveva da decenni. Migliaia di persone, oltre trentamila secondo gli organizzatori, hanno attraversato via Roma e piazza Giulio Cesare per chiedere la fine delle violenze a Gaza e manifestare solidarietà alla Flotilla bloccata nel Mediterraneo. Tanti studenti, bandiere rosse della Cgil e striscioni con slogan pacifisti.

Il corteo e le tappe

Partito da piazza Giulio Cesare, il corteo ha percorso le vie del centro fino a piazza Indipendenza, dove la folla si è fermata davanti alla Presidenza della Regione. A proclamare lo sciopero generale sono stati Cgil, Usb, Cub e Confederazione Cobas. «È la risposta – ha dichiarato Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo – al massacro in Palestina e al blocco delle imbarcazioni degli attivisti che volevano raggiungere Gaza. Una mobilitazione che nasce dalla difesa della nostra Costituzione».

La partecipazione non si è limitata al capoluogo. Manifestazioni si sono tenute contemporaneamente in tutte le province siciliane: da Catania a Messina, da Siracusa a Ragusa, da Trapani a Enna, fino ad Agrigento e Caltanissetta.

Voci dalla piazza

Tra i manifestanti c’erano artisti e intellettuali come Stefania Auci, Pif e Dimartino. «Oggi Palermo manda un segnale chiaro – ha sottolineato il regista – piangere non basta, bisogna agire».

Molti gli studenti liceali in corteo. «Non vogliamo restare indifferenti», hanno detto alcuni ragazzi, ricordando che nelle scuole è nato un coordinamento per organizzare nuove iniziative. Anche gli insegnanti hanno voluto esserci: «Non potevamo tacere di fronte a crimini contro l’umanità», ha spiegato la professoressa Marina Di Giorgi del liceo Garibaldi.

In via Roma, tra le note del “Pueblo unido”, un’anziana affacciata al balcone ha diretto idealmente il coro di ragazzi che cantavano sotto la pioggia battente. Scene che hanno riportato alla memoria i cortei degli anni delle stragi di mafia. «Mi sembra di rivedere quei giorni – ha confessato sottovoce un agente in servizio – Palermo sa ancora ribellarsi».

Tensioni e blocchi stradali

La manifestazione, pur restando prevalentemente pacifica, ha conosciuto momenti di tensione. A Catania un gruppo di manifestanti ha tentato di superare un blocco alla stazione, mentre a Palermo una parte del corteo ha raggiunto viale Regione Siciliana, paralizzando il traffico per oltre un’ora. In piazza Castelnuovo, invece, gli agenti in assetto antisommossa hanno impedito ai manifestanti di avvicinarsi al Villaggio dell’Esercito.

Un movimento che cresce

«Oggi c’è un sentimento nuovo, soprattutto tra i giovani», ha commentato Maurizio Toscano, storico militante sindacale. «Non è solo una protesta per Gaza, ma la dimostrazione che c’è una società che vuole tornare protagonista».

Parole confermate da Totò Alamia, ex segretario generale della Fillea Cgil: «Il sindacato deve saper ascoltare questa energia. Questa piazza è un laboratorio per nuove forme di partecipazione».

La manifestazione si è conclusa in serata, ma molti dei partecipanti hanno annunciato che le iniziative continueranno nei prossimi giorni. «Non si tratta di un episodio isolato – ha sottolineato il senatore Roberto Scarpinato – ma di un segnale di speranza che attraversa l’intero Paese»