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Palermo, “Restate in Provincia”: presentato a Palazzo Comitini programma di promozione estiva estivo di cultura, turismo e sport

di Antonio Schembri -





Il capoluogo siciliano risulta tra i più gettonati dai turisti stranieri in viaggio per l’Italia. Il sindaco metropolitano di Palermo Roberto Lagalla si propone di “traslare questo gradimento anche sul territorio provinciale”.

Gli eventi turistico-culturali come chiave di volta per valorizzare il patrimonio e le potenzialità dei borghi disseminati nel territorio provinciale. Con agosto alle porte è l’obiettivo al quale punta la Città Metropolitana di Palermo mediante un fitto calendario di appuntamenti, intitolato Restate in Provincia, spalmato su 53 degli 82 comuni del comprensorio. Si va dagli spettacoli di folklore ai concerti, dalle feste padronali a manifestazioni artistiche, passando per piccole fiere di prodotti tipici artigianali e eventi sportivi che coniugano una gamma diversificata di attività ginniche per uomini e donne.  

Una programmazione, questa dell’ente territoriale che ha sostituito la provincia con la riforma del 2014,  suddivisa in 3 sezioni. Quella degli eventi culturali è la più cospicua di Restate in Provincia. Riguarda infatti 45 comuni palermitani, con eventi che includono, tra molto altro, anche il jazz e la musica d’autore. Quelli di ambito specificamente turistico coinvolgono invece 10 borghi. Uno di questi è Polizzi Generosa che aderisce al programma con un piccolo festival, dedicato al Fagiolo Badda, dal 16 al 18 agosto. Gli eventi specificamente sportivi riguarderanno 3 comuni dell’elenco: Vicari, paese dei Monti Sicani a circa 700 metri di quota che dal 3 al 10 agosto ospiterà la XIX edizione delle cosiddette sue Olimpiadi, Roccamena, con la manifestazione Tutti per lo Sport dal 3 al 31 agosto e Castronovo di Sicilia, che anche quest’anno con il suo Palio di Notte si animerà da stasera al 9 agosto con diversi generi di competizioni (dal tiro alla fune al calcetto, anche femminile). 

Il finanziamento complessivo erogato dalla Città Metropolitana ammonta a 210 mila euro. Cifre esigue quindi quelle ripartite per ciascuno dei comuni partecipanti al programma estivo, buona parte dei quali versano in stato di conclamato dissesto finanziario.  

“La grande partecipazione dimostrata da queste amministrazioni testimonia la straordinaria vivacità dei centri urbani del comprensorio palermitano e la loro capacità di produrre un’offerta di intrattenimento per i turisti e per i tanti cittadini che decidono di restare in provincia durante le vacanze estive – ha detto oggi il sindaco Roberto Lagalla nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Comitini. Ancora una volta va sottolineata la grande sinergia con i loro sindaci nel creare opportunità di valorizzazione dei rispettivi territori”.

Le tante iniziative in calendario di  Restate in Provincia “puntano altresì a valere come proposta attrattiva per studenti o lavoratori fuori sede che rientrano nei loro comuni d’origine proprio in occasione in periodo estivo”, ha sottolineato il direttore generale della Città Metropolitana di Palermo Nicola Vernuccio.

Ridare vitalità ai comuni inclusi nel territorio amministrato dall’ente, soprattutto quelli più decentrati, è una finalità che si scontra con la insufficienza di servizi essenziali e con i ritardi sui miglioramenti della viabilità. “Un risultato al quale è però possibile approcciare puntando su un’operazione coordinata di marketing territoriale, non limitata solo alla comunicazione del mosaico di sapori e culture presenti sul territorio provinciale, ma che sia capace di puntare concretamente sull’accoglienza – ha specificato Lagalla. Un fronte rispetto al quale gli eventi di genere culturale e spettacolare sono strategici, specie per quanti puntano a trasferirsi nei borghi anche più distanti praticando lo smart working”.

Nell’attuale periodo Palermo è ai vertici di una graduatoria internazionale relativa al lavoro a distanza attraverso il mondo digitale. “Ciò – ha specificato il sindaco di Palermo – sta alimentando il cosiddetto ‘south working’, ovvero il lavoro in connessione remota da territori anche molto periferici e ubicati in particolare nelle regioni del Mezzogiorno: un sistema efficace per contribuire a colmare il divario economico e sociale tra Nord e Sud”. 

Sempre in tema di classifiche, una aggiornata la scorsa settimana vede il capoluogo siciliano come tra i più gettonati dai turisti stranieri in viaggio per il Belpaese. “Ecco allora che si tratta allora di traslare questo gradimento anche sul territorio provinciale – ha rimarcato Lagalla. 

Ricostruire il tessuto connettivale della città metropolitana di Palermo passa anzitutto dal miglioramento della rete viaria. “Stiamo investendo molte risorse anzitutto sul potenziamento delle strade provinciali puntando soprattutto sullo strumento dell’accordo quadro, quello che può permetterci di arrivare a snellire le procedure di aggiudicazione delle gare”, ha detto Nicola Vernuccio.  Tra i comuni che si avvalgono del finanziamento della Città Metropolitana di Palermo, Caccamo, punta a valorizzare il suo castello medievale attraverso la manifestazione della ‘Castellana’, che invece è di matrice ottocentesca. Ma, l’amministrazione del comune situato a circa 10 chilometri nell’entroterra sopra Termini Imerese, punta anche a promuovere il paesaggio del proprio territorio, nel quale si snodano diversi sentieri segnalati. Altro comune aderente e Restate in Provincia è Campofelice di Fitalia, l’antico granaio di Palermo e sede di un interessante museo della civiltà contadina. 

(Nella foto: da sinistra Nicola Vernuccio, direttore generale della Città Metropolitana di Palermo, il sindaco Roberto Lagalla e Giuseppe Piazza, dirigente della Direzione sviluppo economico, servizi sociali, turistici e culturali della Città Metropolitana)