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Palermo, ancora polemica sul Gay Pride: maggioranza contro Lagalla

di Attilio Scuderi -





Continuano le polemiche per il No del Consiglio comunale di Palermo al prossimo Gay Pride 2024. Una bocciatura firmata due giorni orsono dalla maggioranza di Lagalla. Anche se il sindaco si è detto pronto a finanziare la manifestazione e anche a presenziare tra le strade di Palermo il 22 giungno prossimo. Le reazioni dello stupore, per un evento che trova attuazione ogni anno in estate, soprattutto nella opposizione che ha chiesto al primo cittadino di prendere una posizione sulla questione. Proprio il capogruppo della Lega Figuccia ha lanciato un messaggio al sindaco:“La bocciatura da parte del Consiglio comunale al Gay Pride di Palermo, pone luce su una divergenza tra le posizioni del sindaco Lagalla, che lo scorso anno ha deciso di partecipare attivamente a questa storica manifestazione, dando il suo patrocinio, e la sua maggioranza. Mi auguro che il sindaco ricordi ancora quali sono i partiti che hanno permesso alla sua amministrazione di governare la città di Palermo e ponga la giusta attenzione su scelte politiche tanto importanti quanto divisive”.
Non risparmiano l’attacco nemmeno i consiglieri. Posizioni nette anche da parte di Mariangela Di Gangi: “Ancora una volta, quando in Consiglio si parla di diritti fondamentali, la maggioranza implode e soccombe alle posizioni dell’estrema destra. Crediamo sia legittimo chiedersi cosa ne pensa il Sindaco Lagalla, che sul tema ha mostrato una sensibilità diversa”.
Un tira e molla che lascia un sapore dolce e amaro sulla vicenda su cui solo il sindaco Lagalla può con forza porre un accento. Intervento del primo cittadino palermitano invocato anche in una nota congiunta, dagli esponenti Dem Rosario Arcoleo, Teresa Piccione, Fabio Giambrone e Giuseppe Lupo che hanno contestato la decisione di Sala Martorana. “Sulla crescita del Palermo Pride si è costruita in questi anni la consapevolezza che la nostra città è inclusiva e accogliente. La politica non può fare passi indietro, deve prendere posizioni chiare e ferme sulla vita sociale. Ci auguriamo che il sindaco smentisca la sua maggioranza”.
Invoca una seduta straordinaria il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Ramon La Torre, a proposito delle polemiche nate intorno al Pride: “Bisogna avere la consapevolezza – afferma La Torre – che il Pride non è un carnevale e la questione delle famiglie arcobaleno non è meramente anagrafica, ma entrambe sono l’affermazione di diritti ormai universali”.
Forza Italia palermitana dichiara di non prestare il fianco ad illazioni a mezzo stampa da parte dell’opposizione. A dirlo sono stati i consiglieri Ottavio Zacco e Catia Meli, del gruppo comunale di Forza Italia a Palermo.
Finale dedicato alla posizione al deputato di FdI ed ex vice sindaco Carolina Varchi: “L’ordine del giorno sul Gay Pride è sbagliato sia nel contenuto che nella forma. Bene ha fatto la maggioranza a bocciarlo. Il sostegno a un evento così divisivo non può che essere di natura personale e non può investire un intero Ente che dovrebbe tenere conto delle diverse sensibilità della cittadinanza”.