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Notte di fuoco a Catania: indaga la polizia

di Enzo Scarso -





Le sparatorie a Catania hanno trasformato la notte etnea in ore di paura e tensione. Due episodi distinti, avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro, hanno visto colpi di pistola esplosi contro un’abitazione nel quartiere San Cristoforo e, poco dopo, contro un centro estetico in via Garibaldi. La città si interroga sulle cause e la polizia ha avviato indagini per capire se i fatti siano collegati.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia scientifica. La squadra mobile della Questura ha avviato le indagini per comprendere se i due episodi siano collegati e se rientrino in una più ampia sequenza di intimidazioni che da mesi si ripetono a Catania e nei comuni limitrofi.

Allarme politico sulle sparatorie a Catania

A commentare la vicenda è stata la deputata regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Antimafia all’Ars, Jose Marano:

“Catania è una città allo sbando, ormai in balia dell’illegalità. Non possiamo restare con le mani in mano mentre la criminalità prende il sopravvento condizionando la nostra quotidianità e penalizzando il turismo. Venti colpi di arma da fuoco esplosi contro un’attività commerciale, altri cinque contro un’abitazione: non passa giorno senza che si registrino furti, rapine, scippi, minacce e intimidazioni. La misura è colma”.

Marano ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare urgente, chiedendo che il governo regionale solleciti il ministero dell’Interno a predisporre interventi immediati a tutela della sicurezza dei cittadini.

“Il governo regionale – aggiunge – smetta di litigare sui candidati alle Regionali 2027 e pensi piuttosto a svegliare la politica romana, chiedendo azioni concrete per fermare questa deriva di violenza e riportare la città alla normalità”.

Intanto la città resta in allerta, tra serrande che si abbassano prima del tramonto e cittadini che reclamano più presenza dello Stato nei quartieri lasciati soli.

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