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“Noi capovolgiamo l’Italia per dare più Identità alla Sicilia”

di Luca Bonina -





Anche la Sicilia ha la sua identità nella forma di una nuova finestra sull’isola che si apre su una realtà geografica in trasformazione. Puntare sulla Sicilia per difenderne valori e cultura ma anche per valorizzare un mondo che merita il riconoscimento di una propria identità nazionale. Ecco allora la conferenza stampa – non a caso a Palazzo dei Normanni a Palermo, cuore della storia identitaria siciliana – di sabato voluta per presentare il nostro giornale, il vero fatto nuovo di questi anni nel quadro della crescita socio-economica dell’isola.

Dopo l’introduzione di Michele Gelandi, che cura la rubrica settimanale “I Sicani”, a prendere la parola è stato il direttore Tommaso Cerno: “Il giornalismo deve rendersi conto che oggi la storia di un piccolo paese è la storia di tutto il Paese e non il contrario. Per affermare proprio questa immagine, partiamo dalle case dei siciliani per raccontare l’Italia che sta cambiando. Noi partiamo dalla Sicilia perché è il nuovo nord del mondo: in un Mediterraneo diventato luogo dove tutto accadrà nei prossimi cinquant’anni perché non è più il centro dell’Europa in crisi per il petrolio, per il fossile, ma il teatro delle grandi migrazioni, del sole e del vento che saranno la nuova energia della nuova gente che produrrà. “Pensare quindi – ha continuato il direttore de L’Identità – di non partire da qui, in questa Italia che si rovescia, significherebbe fare l’ennesimo giornale come gli altri. Noi siamo diversi, amiamo rovesciare le abitudini dei giornali nazionali non partendo dalla Lombardia ma proprio dalla Sicilia. Racconteremo ai lettori due Sicilie: la prima è quella delle cose che i siciliani vogliono cambiare, quindi la Sicilia di una burocrazia che si è estremizzata, di una lentezza che è diventata leggendaria. Smetteremo allora di citare Tomasi di Lampedusa per quella sua famosa frase e lo citeremo per le altre frasi, perché tutto è cambiato anche se sembra di no. Poi c’è la seconda Sicilia, quella vissuta dalla gente comune, che ha fatto cose gigantesche, che ogni giorno lavora e propone realtà industriali, di progettazione, di ingegneristica, che sono di una modernità assoluta e oggi hanno più facilità a discutere con Manhattan o con Londra che con Roma.

“Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di giornalismo dal mio direttore, Eugenio Scalfari – ha aggiunto Cerno – è che il giornale è un essere vivente. Quando avevo dubbi e mi rivolgevo a Scalfari rispondeva di non rivolgermi a lui ma al giornale, è lì che avrei trovato le risposte. Noi stiamo consegnando ai siciliani questo essere vivente, uno nuovo e diverso che merita d’essere conosciuto”. A prendere la parola poi è stato il condirettore Alessio Gallicola, che ha parlato di come nasce L’Identità e dell’importanza di ascoltare ogni giorno le richieste che arrivano dalla Sicilia.
“L’Identità – ha spiegato – nasce da un confronto quotidiano sui principali fatti che provengono dalla Sicilia ed è poi integrato con le notizie nazionali. Questo perché abbiamo voluto ribaltare la concezione del giornale tradizionale che spesso lascia quest’isola in fondo. Da meridionale sono felice che adesso la Sicilia abbia la sua Identità”. Senza alcun tono di piaggeria Gallicola ha poi aggiunto: “L’Identità è un bel giornale non solo da guardare ma anche qualitativamente e siamo felici del lavoro fino ad oggi svolto. Quando abbiamo saputo di dover realizzare un giornale in Sicilia mi sono confrontato con diversi amministratori delegati italiani e tutti mi hanno parlato di questa Sicilia che acquista un ruolo sempre più nodale in Italia e in Europa”.
Ad intervenire anche il coordinatore regionale Salvatore Cannata: “Noi tiriamo fuori le storie di questa isola. Siamo una finestra che sta portando uno squarcio di luce che continuerà con maggiore impegno e con un obiettivo preciso che è quello di lavorare e raccontare veramente la Sicilia, spesso trascurata. Era da qualche anno che non lavoravo con la carta stampata mentre con l’online avevamo iniziato da tempo. L’Identità Sicilia vuole essere una finestra che, su questa regione, si apre in chiave informativa con la volontà di essere presenti sui temi, ma soprattutto sugli approfondimenti che sono un elemento essenziale di questa Sicilia perché tutto ciò che succede ha sempre bisogno di un secondo o terzo passaggio. L’Identità Sicilia vuole essere questo: il momento in cui questa finestra si apre fornendo al lettore la possibilità di vedere ciò che succede e di raccontarlo con quel gusto del cartaceo che non si perde mai e soprattutto con quella voglia di un’informazione continua e costante con la quotidianità”.