Leggi:

Cultura

Morto Aurelio Rigoli: addio al pioniere dell’etnostoria

di Roberto Gelsomino -





Lutto nel mondo della cultura siciliana: è morto a 91 anni Aurelio Rigoli, grande ricercatore della storia antopologica siciliana. Palermitano, figura di spessore e di eccellente profilo, il professore Rigoli ha speso la sua vita nello studio dell’antropologia culturale ma è stato soprattutto il promotore dell’etnostoria, una disciplina moderna che studia il passato nel rapporto con le tradizioni popolari. Aurelio Rigoli, era nato nel 1933 ed era professore emerito dell’università di Palermo e fondatore del Centro internazionale di etnostoria. Rigoli è stato sempre, anche in età parecchio avanzata, uno studioso molto attivo. Fino all’anno scorso, nonostante avesse ormai superato i 90 anni, si è impegnato nella promozione di mostre, convegni e pubblicazioni. Al tema dell’etnostoria, ha dedicato decine di volumi scritti da lui stesso o che hanno avuto sua testimonianza, che hanno combinato il contenuto scientifico con un taglio divulgativo. E’ stato ormai da anni considerato anche il più profondo studioso di due importanti figure siciliane dell’etnologia come Salvatore Salomone Marino e Giuseppe Pitrè. Recentemente aveva donato al Centro di etnostoria numerosi volumi della sua biblioteca personale. Un gesto che testimonia da un lato il suo amore per la Sicilia, per la sua storia, per gli uomini che ne hanno tracciato parte della vita e dall’altro la sua volontà di trasmettere alle generazioni future un patrimonio di ricerca unico e inimitabile. Nello studio e nella promozione dell’etnostoria Rigoli era stato a lungo affiancato da Annamaria Amitrano, anche lei docente dell’università di Palermo e scomparsa due anni fa. La Fondazione che porta il suo nome e che lui stesso ha ‘creato’, è la sua grande eredità. Una fondazione che ha per scopo ricerche, studi antropologici, secondo il moderno ‘metodo’ elaborato, sperimentato e divulgato proprio dal professore Aurelio Rigoli. È stata costituita per sua volontà e denominata ‘Centro Internazionale di Etnostoria Fondazione Professore Aurelio Rigoli’. Lo scopo per cui essa nasce e vive sono ricerche, studi, attività di ambito antropologico in stretta connessione con attività di comunicazione e formazione. Per il raggiungimento dei suoi scopi la Fondazione cura la raccolta, la valorizzazione, la conservazione e la promozione dei Beni culturali, con rilievo delle cosiddette ‘Eredità immateriali’. Ma anche di ogni altra testimonianza e documentazione (dal materiale cartaceo a quello audiovisivo e sino a quello digitale) finalizzate alla più ampia e moderna prospettiva storiografica che varia dalla politica all’economia, dal sociale all’elemento culturale. Nello specifico, la fondazione del professore Rigoli che lascia un vuoto difficilmente colmabile nel mondo culturale siciliano, cura lo svolgimento e lo sviluppo di tematiche relative agli aspetti delle identità, delle comunità/territorio, in funzione della conoscenza proprio delle problematiche identitarie in ambito europeo ed extraeuropeo. Un lavoro che Rigoli produceva e poi seguiva guardando alle prospettive di crescita e di sviluppo turistico. Inoltre la ‘sua’ Fondazione, promuove raccordi con quelle istituzioni e gli enti locali, nazionali, europei e internazionali che perseguono analoghe finalità, attraverso anche ogni tipo di attività editoriale e di produzione audiovisiva, multimediale, digitale e con l’ausilio di sempre più innovate tecnologie. Rigoli ha fatto della vivacità delle idee, un mantra del suo lavoro, del suo impegno e della sua passione diventata poi la cifra della sua vita. E specularmente, si muove la fondazione Rigoli: mostre, progetti museografici, convegni e seminari, corsi di formazione e borse di studio, promozione di premi nazionali e internazionali. Un lavoro a 360 gradi con profonde e riconoscibili finalità scientifico-culturali e di alta formazione, compresa l’organizzazione di master e corsi di studi in generale, nazionali e internazionali, non disperdendo mai il valore e l’esito di una ricerca, condizione essenziale dell’agire di Aurelio Rigoli