Leggi:

Attualità

Minutella, la Tv con i baffi “Le mie interviste possibili”

Una chicchierata con un'icona della tv siciliana. La sua, è una delle trasmissione più longeve dell'emittenza regionale

di Salvatore Cannata -





Compie il quinto lustro di vita una delle trasmissioni iconiche della tv siciliana Casa Minutella. Trasmissione ideata, creata, voluta, condotta e figlia di Massimo Minutella. Massimo, 50 anni, è nato il 13 settembre del 1973 a Palermo, vive a Cinisi e ha un baffo che lo distingue e che indossa orgogliosamente da 33 anni (“volevo imitare mio padre, me lo sono fatto crescere quando avevo 17 anni e non me lo sono tolto più”). Come lui, anche la sua creatura prediletta, Casa Minutella appunto, in questo 2023 festeggia gli anni in cifra tonda: lui 50, lei 20. I primi due dei quali trascorsi in radio, Radio Med. È il 2005 quando Casa Minutella sbarca sul piccolo schermo. L’emittente è palermitana, TeleSud. Si trasmette ancora col sistema analogico. Massimo Minutella appare con ospiti Toti e Totino e l’editore di Radio Time, Lello Sanfilippo, oggi scomparso. Dopo TeleSud, Massimo Minutella sbarca su Antenna Sicilia, poi TRM Palermo e, da qualche anno a questa parte, su Video Regione. “Mi sono fatto un conto sommario, saranno più di 2mila le trasmissioni di casa Minutella. Ho perso invece il conto degli ospiti che ho avuto. Tanti ma mai troppi”. 
L’idea da dove nasce?
Volevo creare qualcosa in tv che avesse un tono confidenziale nella discussione e che mettesse a proprio agio i miei ospiti. E questo tono si trasmettesse anche alla gente che ci vedeva. Mi sembra di poter dire di esserci riuscito. Una volta venne a trovarmi Rita Borsellino, la sorella del giudice Paolo. Ci siamo messi a chiacchierare e lei mi raccontò un simpatico episodio che avvenne con suo fratello, al suo matrimonio. Bene, a trasmissione conclusa, mi disse che era così calata in questo sereno clima di dialogo che, quando raccontava quella storia, non pensava più di essere ospite di una trasmissione televisiva. Miglior complimento non poteva farmi. Era stato sempre quello che avrei voluto”. 
L’intervista che ricordi di più?
Beh, quella che mi ha emozionato è stata con Peppuccio Tornatore, uno di quei momenti professionali e non solo, che speri finiscano mai. Perché vuoi chiedere di tutto, parlargli, ascoltarlo. E non ti stanchi mai. Lui si, però”. Sorride sotto i baffi, Massimo Minutella. Sorride meno quando gli chiediamo qual è l’intervista che non rifarebbe. “Con Cochi e Renato. Empatia zero, simpatia ancora meno; una noia e un bel sospiro di sollievo quando è finita. E lo dico perché con ognuno degli altri, invece, si è creato un rapporto così forte che è durato oltre. Sono nati rapporti interpersonali al di là dell’aspetto professionale. Con tutti si è intessuto una bella alchimia”. Massimo Minutella è uno che sa ridere, che riesce a trasmettere serenità anche quando affronta argomenti spinosi. Ricorda con affetto e malinconia gli ospiti che ha avuto e che adesso non ci sono più (Maurizio Zamparini, Pino Caruso, Lando Buzzanca) e sorride quando parla di come ha giocato un po’ sul ‘Nutella’ del suo cognome: “Si è vero, l’assonanza aiuta; ma senza esagerare e rispettando quel marchio simbolo del nostro Paese”. Tra i ricordi, anche l’impegno sociale della sua trasmissione. Quando, ad esempio, trattando dello scempio del Cimitero dei Rotoli a Palermo, firmò un reportage che diede vita ad un’indagine e ai primi interventi di soluzione di fronte al degrado dei luoghi, irrispettoso dei defunti. O come quando andò, in piena pandemia, in un reparto covid, al Civico di Palermo, a raccontare di persona, cosa succedeva là dentro. “Ricordo quei momenti; e solo allora capì cosa stavano facendo i medici, gli infermieri e tutto il personale. E credo di averlo fatto capire bene a chi mi seguiva”. Casa Minutella sa parlare di cose serie serenamente e senza alterare i toni.
Hai mai perso le staffe?
Si una volta sola; quando parlavano della vergogna del cimitero dei Rotoli, con bare che galleggiavano sull’acqua, insepolte da anni, aperte nel putridume e i consiglieri comunali che si palleggiavano le responsabilità. Persi i nervi e il mio sfogo contro di loro, divenne video virale sulla rete con mezzo milione di visualizzazioni!”. Questo e tanto altro è stato ed è Casa Minutella: una trasmissione con i baffi!