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Ambiente

Licata, sit-in discarica rifiuti, a rischio salute e ambiente. Disatteso impegno bonifica assessore Di Mauro 

di Gabriele Bonafede -





Protesta per la mancata bonifica dell’impianto di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi sito in contrada Bugiades dopo il suo incendio, nonostante l’impegno preso dall’assessore regionale Roberto Di Mauro lo scorso febbraio in consiglio comunale di provvedere a finanziare gli urgenti lavori per la messa in sicurezza del sito.

Si è svolto ieri mattina, in contrada Bugiades a Licata, nell’agrigentino, il sit-in organizzato dal circolo del Partito Democratico “R. Saverino” per chiedere la bonifica del centro di stoccaggio Omnia srl, incendiato lo scorso 20 gennaio e tuttora altamente pericoloso per la salute dei cittadini licatesi e dei comuni limitrofi.  

Reiterata, inoltre, la richiesta, al governo regionale, di bonificare immediatamente il sito, in cui è presente anche un quantitativo ingente di amianto, e di strutturare un vero e puntuale monitoraggio sugli effetti delle sostanze tossiche come la diossina nell’uomo e nell’ambiente, durante e dopo gli incendi di discariche, sempre più frequenti in tutta la Regione.

Al Sit in hanno partecipato i cittadini di Licata, i comitati Civici e i consiglieri comunali di opposizione o presenti: l’on. Giovanna Iacono, già firmataria di una interrogazione destinata ai ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno; il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro e l’on. Valentina Chinnici, prima firmataria di una interrogazione parlamentare destinata al presidente della Regione e all’assessore alla Salute; l’ex deputato regionale Franco Piro a capo del dipartimento economia del Pd Regionale; Il dott. Eugenio Cottone chimico, Tiziana Alesci vice segretaria provinciale; Enzo Sica segretario del circolo Pd di Licata; Massimo Ingiaimo della direzione nazionale del Pd.

Il sit-in ha inteso riaccendere i riflettori su una questione che oggi appare essere ignorata dal Governo Schifani: infatti, se il 10 febbraio l’assessore Di Mauro, nel corso di un consiglio comunale in seduta aperta, aveva promesso di assegnare una somma al comune di Licata volta alla bonifica della zona, di fatto non vi è stato nessuno stanziamento finanziario e il luogo resta un focolaio pronto ad esplodere in qualsiasi momento. A distanza di sei mesi dall’incendio, l’intervento della Regione non è più differibile.