Libera Impresa nelle scuole, “Giovani motore del cambiamento”
di ELISA PETRILLO- Libera Impresa nelle scuole, “Giovani motore del cambiamento”
L’impegno giovanile contro la criminalità. In una mattinata all’insegna dell’impegno civico, l’aula magna del liceo “Mario Rapisardi” di Paternò è stata teatro del progetto “Borsa di Studio sul Merito”, promosso dall’associazione Antiracket e Antiusura Libera Impresa con il supporto della Procura della Repubblica di Catania, delle Forze dell’Ordine, della Commissione Regionale Antimafia, della Fondazione Ymca Italia e delle testate giornalistiche regionali Sud Press e “La Sicilia”. Un momento importante che ha coinvolto gli studenti del triennio dei licei Classico e Artistico. Ad aprire i lavori la Prof.ssa Angela Rita Pistorio, delegata dalla Dirigente Scolastica, Concetta Centamore seguita dal vicepresidente di Libera Impresa, Salvatore Strano, che ha portato i saluti del presidente Rosario Cunsolo, introducendo l’importante ruolo dell’associazione nel supportare le vittime dell’estorsione. I saluti sono stati estesi alle sorelle di Caponnetto, vittima ma eroe della lotta al racket. Ospite del 4°appuntamento del progetto, il vice Prefetto di Catania, Rosaria Giuffrè, Alessandro Sorrentino, sostituto procuratore, l’on. Josè Marano, componente della commissione regionale Antimafia, il Capitano della Guardia di Finanza di Paternò, Niccolò Prosperi, il vice comandante della compagnia Carabinieri di Paternò, Rosario Frau, il dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Catania, Salvatore Montemagno e Giuseppe Emiddio della D.I.A. di Catania e la responsabile della comunicazione Ymca Italia Ets, Elisa Petrillo, giornalista di SudPress.
A dare i suoi saluti anche il sindaco di Paternò, Nino Naso che ha espresso grande apprezzamento per questo tipo di iniziative, che sono frequenti nella sua città sempre attenta a formare nuove generazioni consapevoli e rispettose delle regole. “I cittadini devono reclamare i diritti riconosciuti a ciascuno dalla nostra Carta Costituzionale – ha dichiarato il vice prefetto – ma devono osservare i doveri per una vita sociale ordinata e pacifica. Il rinnovamento nasce dalla scommessa che ciascuno fa per combattere l’immobilismo che frena il progresso culturale ma anche economico e sociale, sul presupposto che ogni azione umana produce effetti nel contesto in cui si esprime e interagisce con altre. Ogni momento di relazione tra individui e tra generazioni, offre l’opportunità unica – ha continuato – di ispirare un rinnovamento all’interno della nostra società. Questo rinnovamento è essenziale per combattere quella tendenza all’immobilismo che, troppo spesso, frena il progresso e l’evoluzione sociale ed economica. In questo processo i giovani svolgono un ruolo imprescindibile perché portano con sé nuove idee, nuove prospettive e un’energia inesauribile, che sono armi potenti nella lotta contro la criminalità e le sue molteplici manifestazioni. È attraverso il loro contributo che possiamo sperare di costruire una società più giusta, equa e sicura. Non dobbiamo sottovalutare l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni su questi temi critici. È essenziale che i giovani inizino fin da subito a riflettere – ha concluso – sulla loro posizione nel mondo e sulle sfide che la nostra società affronta. Dobbiamo incoraggiarli a non vedere sé stessi come il futuro lontano, ma come il presente attivo. I giovani sono il motore del cambiamento oggi, non domani”. Giuseppe Emiddio, rappresentante della D.I.A. di Catania, ha messo in luce il ruolo cruciale della D.I.A. che opera attraverso indagini specializzate e approfondite per smantellare le reti mafiose, collaborando strettamente con altre forze dell’ordine e con il sistema giudiziario. La D.I.A. si dedica anche alla prevenzione, con un occhio particolare alle attività economico-finanziarie per contrastare il riciclaggio di denaro e le infiltrazioni mafiose nell’economia locale. Salvatore Montemagno ha esplorato le vie per migliorare il territorio in cui viviamo. “La mia risposta è semplice ma fondamentale: studiare. Credo fermamente che solo attraverso l’istruzione possiamo attuare un cambiamento culturale profondo. È essenziale che cerchiamo di non essere tutti uguali, ma di distinguerci e raggiungere il massimo seguendo i nostri sogni. L’istruzione è lo strumento più potente che abbiamo per trasformare non solo noi stessi ma anche la società in cui viviamo, promuovendo così un futuro migliore per tutti”.
Il procuratore Sorrentino ha ricordato l’importanza dell’azione diretta per il bene del proprio territorio, mentre il capitano della Gdf, Niccolò Prosperi ha parlato dell’essenzialità della legalità economica-finanziaria nella lotta alla criminalità. Infine il tenente, Frau ha ampliato la percezione dei Carabinieri, sottolineando il loro ruolo nella prevenzione e non solo come forza di intervento immediato. Ad arricchire l’incontro è stata senza dubbio la vivace partecipazione degli studenti, che si sono distinti per il loro impegno critico e curiosità intellettuale. Le loro domande, particolarmente incisive, hanno toccato vari aspetti della vita sociale e giuridica, dimostrando di essere non solo acuti osservatori delle dinamiche sociali che li circondano, ma anche futuri protagonisti attivi desiderosi di contribuire a un cambiamento positivo. La giornata si è conclusa con la consegna ai relatori di stampe realizzate dagli studenti del Liceo Artistico, raffiguranti Mario Rapisardi, e con un messaggio forte alla comunità educativa nella lotta alla criminalità, evidenziando l’importanza della partecipazione giovanile come motore di cambiamento e speranza per il futuro.