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L’ex Blutec di Termini Imerese va al patron del Catania

di Marco Gullà -





Licenziamenti, passaggi di consegne, oltre 12 anni di cassa integrazione, mai nessuna certezza, sempre in un limbo.
Eppure, la data del 25 marzo 2024 potrebbe rappresentare la svolta per i lavoratori della ex Blutec di Termini Imerese. La Pelligra Holding Italia si è aggiudicata, infatti, la gara di assegnazione dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. In particolare, i commissari per la riconversione industriale – che avevano pubblicato un bando di gara, che era scaduto lo scorso 4 febbraio e che poi ha subito una proroga per permette a tre gruppi che avevano presentato le offerte di implementare la documentazione e per dare modo a eventuali altri investitori di partecipare – hanno scelto il soggetto aggiudicatario che è l’attuale presidente del Catania Calcio, l’australiano Ross Pelligra. Ora seguirà la fase formale.
Il piano prevede, a quanto si apprende, 350 assunzioni. Nel corso di un incontro a Roma che si è svolto ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Palazzo Piacentini, alla presenza dei ministri Adolfo Urso e Marina Elvira Calderone, i Commissari straordinari, la Regione Siciliana, il Comune di Termini Imerese, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Il ministro Urso ha detto che si procederà a un grande progetto di rilancio di tutta l’area industriale di Termini Imerese che diventerà il più grande porto commerciale e logistico di tutta la Sicilia occidentale e avrà anche un interporto.
Il porto di Termini Imerese, da novembre, diventerà il principale porto commerciale della Sicilia occidentale, con lo spostamento delle attività di Msc (Aponte) da Palermo a Termini Imerese. Un grande progetto con Pelligra che assumerebbe 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. Gli ulteriori lavoratori – ha comunicato il ministro Urso – potranno beneficiare della Naspi per il prossimo biennio e di un successivo intervento di accompagnamento alla pensione anticipata. Una svolta per un territorio che dopo l’addio della Fiat – nei primi anni 2000 – ha perso ricchezza e lavoro. Adesso una prima tappa per il rilancio.