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Legge Finanziaria, non solo esultanze. Minoranza delusa: “Troppi temi saltati”

Collaborativa sinchè si vuole, la minoranza a Palazzo dei Normanni, non le manda a difre e critica le scelte di governo e maggiioranza. E parla di settori dimenticati

di Redazione -





di LUCA BONINA – Per l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone l’approvazione della Legge finanziaria rappresenta un momento storico: “Oltre ventiquattro ore di maratona parlamentare ci consegnano la Finanziaria dei siciliani e per la prima volta dopo ventuno anni ininterrotti, scongiuriamo l’esercizio provvisorio per la Regione. Abbiamo messo in campo una Legge di stabilità che mette in sicurezza i conti, abbatte il precariato, garantisce i servizi ai siciliani e manda segnali importanti verso i Comuni, le imprese e l’occupazione. Abbiamo dato dimostrazione di come anche la Sicilia possa raggiungere i risultati che merita a testa alta, facendo bene i compiti a casa e rientrando in parametri virtuosi”.
“Il governo Schifani – dichiara dal canto suo l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – porta a casa un risultato importante. Una Legge di stabilità che libera risorse fondamentali per il comparto vitivinicolo e agroalimentare, per il recupero dei borghi marinari, per gli interventi di manutenzione sulle strade rurali, per le iniziative di promozione nazionale e internazionale delle nostre eccellenze enogastronomiche. L’aumento delle giornate lavorative è un primo passo propedeutico alle riforme sia dei Consorzi di bonifica sia del settore forestale”.
Di lavoro e precariato parla anche l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro Nuccia Albano: “Numerosi gli obiettivi centrati, tra cui quello, storico, relativo alla stabilizzazione dei 3700 lavoratori precari Asu. Un provvedimento che darà dignità lavorativa a tante famiglie”. Plauso anche dai deputati di maggioranza che hanno visto accolte gran parte delle iniziative promosse.
“Sono molteplici gli interventi proposti da Fratelli d’Italia, inseriti nella Finanziaria regionale – commenta il presidente provinciale etneo di FdI, Alberto Cardillo – in favore dei Comuni della provincia di Catania ed in generale per favorire la crescita della Sicilia. In particolare nel Ddl finale sono stati inseriti il finanziamento di 100 mila euro sia per il Comune di Giarre che per il Comune di Riposto per attività di promozione turistica e culturale del territorio”.
Soddisfatto anche Ignazio Abbate, esponente della DC: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati per il territorio ibleo dove si è cercato di accontentare tutte le realtà e le richieste che sono arrivate. Ritengo sia una delle migliori Finanziarie della storia recente della Regione siciliana per eterogeneità e distribuzione capillare delle risorse disponibili”.
Finanziaria importante in termini di proposte approvate anche per Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars: “Disco verde, da parte del Parlamento, a tutte le mie proposte, condivise con l’assessore Sammartino, a partire da quelle che consentiranno la promozione di iniziative volte alla crescita e allo sviluppo economico della nostra terra, nei settori vitivinicolo, zootecnico e agroalimentare”.
Ma non mancano e non tardano neanche ad arrivare le critiche da parte dell’opposizione. “Il gruppo Pd ha lavorato con impegno e serietà – dice il capogruppo Michele Catanzano – per inserire in questa Finanziaria misure importanti. Restano evidenti le occasioni che sono andate perse per colpa della miopia di governo e maggioranza che avrebbero dovuto prevedere misure ben più ampie per diversi settori a partire da agricoltura, lavoro e sviluppo, ed invece hanno preferito la strada dei tanti piccoli interventi dal sapore clientelare. Nel corso dell’ultima nottata a Sala d’Ercole è emersa con nettezza la fragilità politica del governo regionale soprattutto in occasione di diverse votazioni nelle quali l’esecutivo e la sua coalizione sono andati sotto”.
A fargli eco è il capogruppo del M5S Antonio De Luca: “Abbiamo cercato di contribuire a migliorare questa legge con i nostri emendamenti, come quelli per i ristori ai Comuni danneggiati dai prelievi di gas a mare, per la lotta alla violenza di genere e alle estorsioni, per le palestre della salute e per il contributo per le parrucche per i malati oncologici. Importante soprattutto la norma che prevede incentivi per i medici delle aree di emergenza e dei pronto soccorso delle aree disagiate, i cui fondi sono stati dimezzati. E questo è un brutto segnale per la sanità che la Manovra, come diciamo da oltre un mese, ha colpevolmente trascurato”.
Infine dal mondo del lavoro critica la Cisl. Così il segretario generale Sebastiano Cappuccio: “Ci saremmo attesi un maggiore coinvolgimento delle parti sociali nell’iter della definizione della Manovra, sia in sede di governo regionale, sia di Parlamento siciliano. Auspichiamo che si cambi subito rotta”.