Sicilia, la Legge di stabilità 2026-2028 varata dalla giunta regionale passa in aula all’ARS, ma non tutti esultano
Entusiasmo istituzionale sulla Legge di stabilità Sicilia
Per il Presidente della Regione Renato Schifani una manovra che ha messo al centro lavoro e imprese, entusiasmo sull’onda dei dati esaltanti dei dati economici che vedono la regione protagonista e del buon lavoro, si deve riconoscere, di questo governo, per il risanamento dei conti.
Anche le associazioni datoriali, industriali e imprenditori si sono pronunciati favorevolmente per le misure adottate, ma non tutti esultano.
Si intravedono provvedimenti che poco toccano la gente comune, le famiglie, l’uomo della strada, misure concentrate su grandi temi per grandi imprese.
Non c’è nulla per agricoltura e zootecnia, solo briciole per la sanità, ignorata l’emergenza abitativa, le misure per l’occupazione favoriranno sì i livelli occupazionali ma la decontribuzione finirà per migliorare i conti delle imprese, senza effetti diretti per i lavoratori.
La proposta del Governo regionale offre poco di concreto, nonostante ci siano a disposizione ingenti risorse, settori specifici come quelli dei trasporti, dei collegamenti interni, della reta ferroviaria nelle zone più dimenticate, della viabilità, sono del tutto ignorati.
In pratica, si ha la sensazione che cambierà poco per i siciliani, sempre destinati ad attendere tempi migliori.
Incentivi, ZES e bonus edilizio nella Legge di stabilità Sicilia
Si torma a parlare di ZES, ne scrivevamo già a metà del 2020 e non sono mai andate a regime, ora ci sono 10 milioni per stimolare gli investimenti nelle istituende super Zes.
Misure per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato per 220 milioni di euro, ma si vedranno i giovani sempre alle prese con i rinnovi di contratti precari, senza sicurezza occupazionale, come avviene da anni, nonostante i diversi sostegni dedicati; incentivi, del valore di 15 milioni, per potenziare gli investimenti privati in edilizia, ma a chi andranno questi soldi? Si vedranno gli effetti per i siciliani o solo per l’alta imprenditoria?
Non mancano mai le boccate di ossigeno per gli enti locali, per i Comuni 350 milioni di euro a titolo di trasferimenti ordinari e 115 milioni a titolo di contributi per gli investimenti; 108 milioni a titolo di trasferimenti ordinari a favore delle ex Province.
Per il Presidente Schifani sono fondamentali i sostegni per l’occupazione, per chi realizza investimenti in Sicilia siano imprese o cittadini, non dovrebbero sfuggire le misure per il sociale con quella specifica per avviare attività nelle aree ad alto disagio sociale».
Per l’assessore all’Economia Dagnino, lo stratega della manovra, sono interventi significativi per l’economia della regione.
Assunzioni, Sicily Working e misure per investimenti
Il lavoro sarebbe al primo posto, ma leggiamo che la legge di stabilità prevede l’erogazione alle imprese di contributi del valore massimo pari al 10 per cento del costo annuale per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Il plafond della misura è pari a 150 milioni all’anno per il triennio 2026-2028.
Ulteriore stanziamento di 50 milioni di euro è previsto per le imprese che collegano le assunzioni alla realizzazione di progetti di investimento sul territorio regionale. Inoltre, il disegno di legge ripropone l’incentivo al Sicily working prevedendo un contributo a fondo perduto del valore di 30mila euro, su un plafond totale di 20 milioni, per le imprese che effettuano nuove assunzioni di lavoratori subordinati a tempo indeterminato o effettuano trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, consentendogli di lavorare a distanza nel territorio della regione.
Dopo 5 anni dall’istituzione delle ZES, se ne torna a parlare, ma sempre in maniera vaga, il governo vara la norma per l’istituzione in Sicilia delle cosiddette Super Zes. Alle imprese che si insedieranno nelle aree, come individuate dalla normativa, potrà essere concesso un contributo a fronte delle spese per investimento realizzate.
Per l’edilizia si rispolvera il tanto vituperato bonus edilizio di grillina memoria per il quale non si comprende ancora se sia stato deleterio per i conti pubblici o panacea per il settore: in salsa siciliana, il ddl stanzia 15 milioni per ciascun anno del triennio 2026-2028 da destinarsi alle persone fisiche e ai condomini che realizzino interventi di consolidamento strutturale, riqualificazione energetica delle facciate, interventi di efficientamento energetico e interventi per l’autoconsumo da fonti rinnovabili.
Dubbi su equità sociale ed edilizia della Legge di Stabilita
Ma saranno fondi destinati a chi si potrà permettere il 50 % delle spese occorrenti e, di fatto, non ne beneficeranno gli immobili che necessitano veramente di riqualificazione che non è solo energetica.
Ci sono misure per spingere le immatricolazioni di nuove vetture, ma sono destinate alle imprese del settore autonoleggi e al Presidente non mancano gli amici in questo settore.
Da non dimenticare il contributo per il fondo editoria, 3 milioni, da destinarsi alle testate giornalistiche e agli editori librari, già oggi in Commissione Bilancio.
Interventi su sanità, territori e servizi in Sicilia
Per le liste di attesa in sanità una cervellotica piattaforma di potenziamento del SovraCUP per la gestione delle liste di attesa delle Asp con uno stanziamento di 6,1 milioni di euro.
Una norma stanzia 5 milioni di finanziamento premiale per i Comuni che adottano regole e strategie volte a migliorare le performance di riscossione dei tributi locali.
Tra le altre misure si prevedono stanziamenti per la prevenzione degli incendi nei parchi archeologici (1 mln), per l’erogazione di contributi alle scuole per l’acquisizione di attrezzature tecniche e/o di sussidi didattici destinati ai propri studenti con disabilità (1 mln), il contrasto al disagio sociale (1 mln), la realizzazione di corsi di formazione inerenti al profilo di “Tecnico specializzato dell’educazione e della riabilitazione in orientamento mobilità e autonomia personale per disabili visivi” presso l’Istituto dei Ciechi (200mila euro), il corso-concorso dei forestali (1,2 mln), la realizzazione di parchi urbani (5mln), la creazione di un fondo di rotazione a favore dei Comuni per la prevenzione degli incendi boschivi (2mln).
Confermati gli interventi contro il caro voli, gli stanziamenti per gli stipendi dei forestali, quelli degli ex Pip e dei precari.
Tutto si può concentrare nel motto “Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”, motto d’ordine di Romain Rolland che lo fece suo da un libro di Malwida von Meysenbug, ripreso nel 1920 da Gramsci per connotare la concezione socialista del processo rivoluzionario.
