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Le cifre sulla crescita economica della Sicilia: SVIMEZ ottimista, Bankitalia cauta

di Redazione -





[di Gabriele Bonafede ]

La Svimez stima la crescita dell’economia siciliana nel 2023 al +2.2%: molto meglio di tutte le altre regioni, con un sensibile ritocco delle proprie stime pubblicate a dicembre.
Nel report più recente della Banca d’Italia pubblicato il 28 giugno, la crescita della Sicilia è stimata al +0.7%. Ambedue gli istituti concordano sui trend strutturali 

Il 16 giugno la Svimez ha pubblicato le cifre sull’economia del Mezzogiorno nel 2023 con un annuncio decisamente ottimista dal titolo “Nel 2023 il PIL del Mezzogiorno cresce oltre la media nazionale”.

Ancora più ottimista la stima sulla crescita del PIL siciliano nel 2023: “Positiva la dinamica del PIL in tutte le regioni meridionali, anche se in presenza di marcati differenziali di crescita. Emerge in particolare la variazione positiva del PIL siciliano (+2,2%)”, si legge nel comunicato della Svimez. Notizia rilanciata dai quotidiani siciliani e commentata da diversi economisti e amministratori. (qui per scaricare l’intero rapporto pubblicato il 26 giugno scorso)

Qui la tabella tratta dal rapporto Svimez: 

Di contro, la Banca d’Italia colloca la stima della crescita del PIL siciliano nel 2023 intorno al +0,7%. La differenza potrebbe sembrare limitata e invece è molto grande. La Svimez in sostanza stima la crescita della Sicilia – si badi bene sempre per l’anno 2023 e non per l’anno in corso – pari a più di tre volte quella della Banca d’Italia.

“Nel 2023 – afferma Bankitalia nello sguardo d’insieme del report dedicato alla Sicilia pe presentato lo scorso 28 giugno – l’attività economica in Sicilia è cresciuta, ma a ritmi molto contenuti e più bassi di quelli dell’anno precedente: secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER), il prodotto è aumentato dello 0,7 per cento, in misura lievemente inferiore rispetto al PIL italiano. I segnali di ripresa che si erano manifestati nel primo trimestre si sono attenuati nei mesi successivi.” (che abbiamo riportato in questo articolo: https://sicilia.lidentita.it/bankitalia-la-sicilia-cresce-ma-piu-lentamente/ )

Bankitalia aggiunge “in base alle indicazioni di carattere qualitativo raccolte, la crescita economica sarebbe modesta anche nell’anno in corso”. È una frase molto breve, ma che indica cautela anche sull’outlook per il 2024.

Perché questa differenza sostanziale? È ovvio che una parte della differenza è dovuta alle metodologie di stima come i modelli econometrici adottati, pesi e misure nelle stime, indicatori individuati, etc.  Le note metodologiche di Banca d’Italia sono scaricabili qui.

Entrare in questo campo sarebbe poco comprensibile per il vasto pubblico. Tuttavia, dalla narrazione a commento delle cifre fornite, è possibile individuare  la  posizione generale dei due istituti su un paio di punti fondamentali. Essi potrebbero derivare anche dalla storia e dall’impostazione strategica dei due istituti.

La Svimez, infatti, propone a sostegno della propria stima più ottimista un maggiore e più sostanziale impatto positivo dei lavori pubblici e segnatamente degli investimenti infrastrutturali realizzati con l’attuazione del PNRR. Di contro, Bankitalia assegna un minore impatto sugli stessi elementi di valutazione. 

Inoltre, la cautela di Bankitalia è suggerita dall’andamento del credito: un campo dove obiettivamente si presume ci sia maggiore conoscenza e accesso ai dati rispetto alla Svimez. Il rapporto “L’economia della Sicilia (2023)” della banca centrale italiana qui segnala una riduzione del credito a famiglie e imprese accoppiata a un maggiore rischio associato agli affidamenti. Questo aspetto negativo che mitiga la crescita è ulteriormente segnalato da un aumento dei crediti che iniziano a mostrare criticità, dato questo che è più facilmente e direttamente reperibile per la Banca d’Italia rispetto alla Svimez. 

I due istituti però concordano nella differenziazione dei tassi di sviluppo attraverso i settori, ad esempio segnalando difficoltà del comparto agricolo in Sicilia. 

Concordano anche sulla crescita in quanto tale. Infatti, ambedue segnalano comunque una crescita della Sicilia, ma con stime più ottimiste per Svimez e molto più caute per Bankitalia. Quest’ultima indica pure un progressivo rallentamento a partire dal picco di ripresa post-pandemia del 2021 e aggiunge, sia pure in una sola frase, un indirizzo di outlook di ulteriore rallentamento per l’anno in corso.