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L’Antimafia regionale a Catania. Reprimenda ma anche proposte del presidente Cracolici

"Serve uno scossone al sistema dei beni confiscati, dando ai lavoratori stessi la possibilità di gestirli. Troppi beni sono ‘a bagnomaria’", ha detto il presidente della commissione

di Redazione -





‘”‘Beni confiscati e infiltrazioni mafiose nell’economia del territorio'”‘. Sul tema, l’iniziativa della Filcams Cgil e dalla Camera del lavoro di Catania, alla presenza della commissione regionale antimafia presieduta da Antonello Cracolici (nella sezione video le sue dichiarazioni). Non a caso i lavori si sono tenuti all’Hotel Sigonella Inn, il grande albergo che dal 2016 è gestito dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati. Un nutrito gruppo di lavoratori, riunitisi in cooperativa, è in attesa del via libera per poterlo finalmente gestire. In generale i dati parlano chiaro: gli immobili sequestrati in Sicilia sono 9.735 di cui 7.440 sono stati trasferiti agli enti locali mentre quelli utilizzati per finalità sociali sono 2.544. “Serve uno scossone al sistema dei beni confiscati, dando ai lavoratori stessi la possibilità di gestirli. Troppi beni sono ‘a bagnomaria’”, ha detto Cracolici. La commissione regionale Antimafia sta mettendo a punto azioni di natura finanziaria per consentire alle società di poter accedere attraverso l’Irfis a un sistema di finanziamenti a tasso zero per sostenere il rilancio economico. Oltre il 90 per cento delle aziende confiscate alla mafia sono in liquidazione