L’accordo Simest-Regione per portare la Sicilia nel mondo
di ANGELO VITALE – L’accordo Simest-Regione per portare la Sicilia nel mondo
Quanto vale l’internazionalizzazione delle imprese italiane? Solo due anni fa l’Istat e l’Ice lo stimavano in mille miliardi di euro. Solo quattro giorni fa, a Palazzo Piacentini, in stretto raccordo con le precedenti, la dodicesima riunione della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione coopresieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Da Tajani i numeri di un impegno che l’esecutivo Meloni ritiene debba essere convinto: nel 2023, 1,65 miliardi di finanziamenti erogati tramite Simest a condizioni molto vantaggiose e con Ice realizzate 960 iniziative promozionali in tutto il mondo, per un valore di 205 milioni di euro. Quest’anno, ulteriori risorse per 1,65 miliardi.
In questo scenario, nell’isola che è centrale nel Global Gateway dell’Ue, l’accordo di collaborazione tra Simest (Cassa Depositi e Prestiti) e la Regione Sicilia per puntare a promuovere la presenza delle aziende siciliane sui mercati esteri. Un’intesa siglata dall’assessore regionale alle attività produttive Edmondo Tamajo e dall’amministratrice delegata di Simest Regina Corradini D’Arienzo.
Un protocollo a definire i termini della collaborazione. Nel rispetto delle procedure e competenze di ciascun ente, saranno analizzate e proposte in maniera congiunta iniziative a supporto dell’export delle imprese regionali, selezionati i progetti più meritevoli di finanziamento e supporto, monitorati gli esiti dei processi di sviluppo delle attività promozionali. Priorità, in questo campo, alla diffusione della conoscenza degli strumenti per la crescita internazionale messi a disposizione da Simest.
Un tavolo tecnico permanente tra Simest e Regione, poi, sarà istituito per coordinare le azioni necessarie e capitalizzare le reciproche competenze a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e dell’economia siciliana nel suo complesso. Cardine dell’iniziativa, grazie ad un protocollo operativo, il potenziamento dello sportello regionale Sprint Sicilia, per assicurare maggiore impulso ai percorsi di agevolazione sui quali dovrà camminare con maggiore determinazione l’apertura ai mercati esteri delle aziende dell’isola. Ribadisce la necessità di una più ampia diffusione dei processi di agevolazione l’assessore alle attività produttive Edmondo Tamajo: “Le imprese che decidono di investire all’estero spesso si trovano ad affrontare sfide legate alle elevate barriere informative che riflettono diversità culturali, legislative e ostacoli burocratici. Con la sottoscrizione di questo accordo con Simest, la Regione Sicilia intende potenziare con efficacia le proprie politiche di sostegno all’internazionalizzazione, rendendo più facile il percorso delle imprese siciliane sui mercati esteri. E favorendo, così, i processi di “learning-by-exporting”, “learning by investing” e la contaminazione di capacità e competenze”.
Un impegno e un sostegno, quelli di Simest, che non sono recenti. “La collaborazione con la Regione Sicilia – spiega l’amministratrice delegata della società del Gruppo CdP, Regina Corradini D’Arienzo – è strategica per supportare le imprese siciliane nei processi di internazionalizzazione”. E illustra i numeri del ventaglio di iniziative finora assicurate negli ultimi due anni: “Abbiamo garantito alle oltre duecento piccole e medie imprese dell’isola già partner di Simest finanziamenti per circa 60 milioni a tasso agevolato, che sono stati rivolti e indirizzati a investimenti in digitalizzazione e nel green nonché a investimenti in capitale umano, nello sviluppo dell’e-commerce e nella partecipazione a fiere di carattere internazionale”. “Sono certa – afferma – che questo importante accordo potenzierà l’impegno comune a sostenere la competitività all’estero del Made in Italy del territorio, attraverso un modello sempre più sostenibile che rafforzi la competitività delle filiere produttive, con un maggior focus sulle piccole e medie imprese del Meridione”.