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Attualità

Intervista a Gabriele Melluso: “Algoritmo nemico: così perde il turismo. Il Governo ci ascolti”

di Salvatore Cannata -





La politica, dopo avere sbraitato sui social, ha lasciato sola la Regione ad affrontare il problema, silenziando l’indignazione nel breve volgere di qualche ora. Assoutenti invece rilancia: “Un volo di sola andata per Palermo ha un prezzo base di 353 euro partendo da Bologna; 340 euro da Genova a Catania”, afferma Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti. E evidenzia la raffica di rincari per le festività natalizie: da Bologna a Palermo con partenza 23 dicembre, 353 euro; 340 da Genova a Catania, 335 da Genova a Palermo, 328 euro da Venezia a Palermo. Così è se vi pare, diceva Luigi Pirandello…
Presidente Gabriele Melluso, quante persone vittime del “caro voli” si sono rivolte a voi?
“Le nostre sedi territoriali negli ultimi tre mesi, con picco nell’ultimo mese, hanno ricevuto molti reclami relativi ai disservizi e ai rincari da e per le isole. Da mesi denunciamo come i prezzi dei biglietti aerei siano del tutto fuori controllo in Italia: è necessario mettere un freno ad algoritmi e aumenti ingiustificati dei voli. Abbiamo chiesto al Governo di aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori che possono apportare un contributo concreto per migliorare il decreto e superare le criticità per combattere realmente le speculazioni. Serve sia ridurre la percentuale massima di aumento praticabile dalle compagnie aeree per i voli da e per le isole, sia estendere tale misura a tutti i biglietti, indipendentemente dalla destinazione, perché gli italiani quando si spostano in aereo non vanno solo in Sicilia o in Sardegna e subiscono rincari ingiustificati per una miriade di destinazioni”.
Ogni anno torna d’attualità la questione per poi finire nel dimenticatoio. C’è una spiegazione dietro questi strani silenzi?
“Per la nostra associazione non ci sono mai stati silenzi, siamo stati sempre al fianco dei consumatori prima e dopo l’interessamento del Ministro Urso sulla continuità territoriale, infatti abbiamo lanciato anche la garanzia da interterritorialità, perché anche per la tutela del diritto alla salute va garantito un volo sulla terra ferma”.
Come giudica il recente bypass dell’Antitrust che ha detto di voler agire contro le compagnie che fanno cartello?
“Bisogna fare chiarezza sul decreto tariffe il quale ha dato più poteri di intervento alle autorità per la lotta alla speculazione delle compagnie aeree”.
La Regione Siciliana ha creato una piattaforma rimborsando parte del biglietto di quanti hanno acquistato a prezzo salato. Segnale da giudicare come?
“La scontistica su base regionale del 25% riguarda tutti i residenti mentre il 50% per studenti, invalidi e famiglie a basso reddito; ma ancora oggi permane incertezza sulle modalità di accesso a tale incentivo quindi non è ancora valutabile perché non è possibile accedervi”.
Avete fatto qualcosa con le compagnie aeree approfittando del desiderio di chi vuol fare rientro a casa per le feste?
“Sì, abbiamo depositato un esposto presso la Procura di Milano e siamo in attesa dell’istruttoria da parte del PM nominato”
È la Sicilia dunque, la vittima prima di questa speculazione?
“Non sono i soli consumatori colpiti da questa speculazione, certo è che la loro posizione geografica li pone in grande svantaggio per le alternative di viaggio sulla terra ferma”.
Oggi un’associazione come AssoUtenti, cosa può fare?
“Dare dei consigli per l’acquisto dei biglietti provando a disorientare l’algoritmo. Quando si decide di acquistare un volo non esiste una tariffa precisa: il prezzo dei biglietti è dinamico, cambia di giorno in giorno e di ora in ora, a seconda della domanda e delle disponibilità. Aumenta all’avvicinarsi della data della partenza, quindi molto dipende dal momento in cui si acquista il biglietto. Le regole di base per risparmiare sull’acquisto dei voli: pianificare in anticipo di due mesi o almeno due settimane; prenotare alle 2 di notte o di sera. L’algoritmo ci dice che viaggiare di martedì è più conveniente o in alternativa tra il lunedì e il mercoledì; nel week end i prezzi aumentano. Volare su aeroporti più lontani e differenti tra arrivo e ripartenza; comprare voli con scali; valutare partenze last-minute; viaggiare con compagnie diverse”, conclude Gabriele Melluso.
Il caro voli non solo colpisce chi vuole rientrare ma pure il turismo. Perché le agevolazioni hanno riguardato solo i residenti ma trascurano la questione del turismo. Quanti, infatti, avrebbero voluto passare le vacanze di Natale nell’Isola e non hanno potuto farlo per i biglietti aerei altissimi? Parecchi. Almeno sentendo Patrizia Candela, presidente Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa: “Il turismo è volano per l’economia della nostra provincia e l’interesse dei colossi dell’hospitality italiani e esteri per Siracusa sono un segnale positivo. Ma i dati potevano essere migliori se non vi fosse stato il caro voli, comunque, penalizzante. Spendere 600 euro da Roma a Catania, ha frenato chi aveva intenzione di trascorrere le vacanze invernali in Sicilia”. Come darle torto?