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Il sindaco Li Volsi: “Già a lavoro Carlos Prego il primo medico italo-argentino”

di Salvatore Cannata -





Il primo degli undici medici italo-argentini attesi per dare manforte all’agonizzante disponibilità medica, è già al lavoro: Carlos Prego è già all’ospedale di Leonforte. Ed il suo, è un curriculum davvero eccellente. Prego, proviene dalla regione di Olavarria, al centro della provincia di Buenos Aires. Già vice-rettore all’Università di Buenos Aires ed esperto in medicina generale, il dottor Prego prende servizio proprio come interno di Medicina. L’idea di riempire il Ferro Branciforti Capra –così si chiama l’ospedale di Leonforte– con personale medico italo argentino è venuta all’attivista Alfredo Vasta che, ispirandosi al modello già collaudato a Mussomeli, ha mosso le autorità istituzionali affinché l’ASP di Enna aprisse un bando per assumere medici stranieri. Dopo varie difficoltà burocratiche dovute ad una serie di mancati documenti che hanno complicato il percorso dell’assunzione, è stata la Regione Siciliana a disporre l’arrivo di medici stranieri per i nosocomi in difficoltà, con un decreto assessoriale datato fine dello scorso Novembre. E così, l’ospedale di Leonforte è stata la prima struttura a godere di nuovo personale. E’ stato il sindaco del centro ennese, Piero Li Volsi, a volere assolutamente che fosse perseguita ed ottenuta quella che è una scelta di qualità professionale importante

“Il dottor Carlos Prego è arrivato a Leonforte nei giorni scorsi. L’ho incontrato nella mia stanza, al comune, come atto istituzionale e anche di cortesia nell’accoglienza. Mi ha subito detto che si trova assolutamente bene nella nostra città, dove ha fatto le prime conoscenze. Io ho avuto modo di parlare con lui ed ho avuto piena contezza oltre che si tratta di un profilo professionale parecchio importante. E’ un medico di Medicina Generale, con esperienza all’Università. Mi è parso davvero desideroso di far bene il proprio lavoro nel nostro ospedale e credo che questa voglia unita ad una conclamata e comprovata esperienza professionale di livello, possa essere davvero il viatico per dare risposta alla nostra collettività. Insomma, una risorsa importante per andare a colmare uno di quegli undici posti che ancora sono vacanti” 

Ci risulta che siano in breve tempo altri arrivo altri 4 medici. Conferma sindaco?

“Su questo versante, in realtà, io non ho alcuna notizia ufficiale. Io posso solo avere la speranza che il dottore Prego sia il primo dei medici che andranno a coprire il vuoto d’organico che c’è all’ospedale di Leonforte che era di undici disponibilità. Questi medici argentini o comunque non italiani e provenienti dall’America Latina e da nazioni non europee, vengono selezionate direttamente dall’assessorato regionale alla Salute. E io spero veramente che l’assessore Giovanna Volo, così come ha mostrato in questa circostanza con il dottore Prego, abbia la stessa attenzione perché possiamo avere altri medici che possano dare aiuto a quello che è un ospedale, il Ferro Branciforti Capra, in grande ed evidente ripresa. Abbiamo avuto la TAC, abbiamo avuto finalmente il mammografo, strumentazioni fondamentali e necessarie per la vita e lk’attività di un. Ospedale. Adesso, abbiamo avuto l’assegnazione del dottore Prego e siamo in condizione di continuare a rinvigorire quella che è l’attività del nostro nosocomio”

E’ questa, l’assunzione di medici stranieri provenienti da Paesi anche molto lontani da noi come l’Argentina, la soluzione ideale alla carenza cronica di personale non solo nell’ospedale della sua città ma più in generale negli ospedali siciliani?

“Mah, io non saprei dirle se questa sia la soluzione ideale o meno ma credo di poter dire con cognizione che è una soluzione. Perché in questo momento dove c’è carenza di medici in Italia e, ovviamente, anche in Sicilia, i medici stranieri sono una vera e propria boccata d’ossigeno. E’ ovvio che pensare a loro come una soluzione duratura e perenne è quantomeno improvvido e la speranza è di avere anche medici italiani con l’abolizione del numero chiuso o con l’apertura alle specializzazioni che porterebbe ad ampliare la disponibilità di personale. Solo cos’ noi come l’intero sistema sanitario, potremmo avere nuovi medici che diano supporto ad una sanità che resta comunque invidiata nel Mondo. Posso dire che Leonforte, serve un bacino di quasi 60.000 abitanti: Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto che appartengono al nostro distretto ma anche altri paesi vicini ed è importante che i ‘piccoli’ ospedali come il nostro, abbiano nuova vita perché è dimostrato che la cosiddetta ‘sanità di prossimità’ è importantissima. Ecco perché è importante che il legislatore e l’assessorato regionale alla Salute, abbiano sempre molta attenzione per strutture sanitarie come il nostro ospedale”