Guerra (Parma) sindaco più popolare d’Italia, penultimo Lagalla (Palermo), ultimo Tranchida (Trapani)
Governance Poll, due siciliani in fondo alla classifica annuale degli 80 sindaci più popolari. Quest’anno al penultimo posto Roberto Lagalla, primo cittadino di Palermo, ultimo Giacomo Tranchida (Trapani).
È Michele Guerra il sindaco più popolare d’Italia secondo il Governance Poll 2024, l’indagine annuale sull’apprezzamento dei primi cittadini realizzata da Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. 42 anni, due anni fa succeduto sulla poltrona di sindaco di Parma a Federico Pizzarotti, di cui dal 2017 al 2022 era stato assessore alla cultura, Guerra chiude in testa l’edizione 2024 con il 63% di cittadini che rispondono positivamente alla domanda se lo voterebbero in caso di elezioni oggi.
Secondo Gaetano Manfredi, che sta per compiere tre anni nel ruolo complicato di sindaco di Napoli e già nelle edizioni scorse era riuscito a portare la città lontano dalle posizioni di coda che ha occupato spesso negli anni precedenti. A spingere Manfredi in seconda posizione è un aumento del 5,5% rispetto al consenso dello scorso anno, con un salto importante ma tutto sommato moderato rispetto al +11% che catapulta al terzo posto Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione delle Province e ora candidato alla successione di Bonaccini per la guida dell’Emilia-Romagna.
Il quarto posto dà qualche soddisfazione alla Lega con il sindaco di Novara e presidente dell’Ifel Alessandro Canelli (13esimo lo scorso anno) e il presidente di Anci Veneto Mario Conte (sindaco di Treviso), affiancati da Mattia Palazzi (Mantova), Matilde Celentano (Latina), Claudio Scajola (Imperia), Giuseppe Cassì (Ragusa) e Luigi Brugnaro (Venezia). Con Manfredi, Brugnaro è tra i pochi sindaci di grandi città a mantenere solido un apprezzamento che nelle altre metropoli tende a mostrare qualche affanno. A Milano Sala perde otto punti rispetto al 65% di consensi che l’anno scorso lo aveva condotto alla vittoria, e nella nuova graduatoria si ferma al 19esimo posto. A Torino Stefano Lo Russo prosegue nella navigazione di medio-bassa classifica, e non va oltre il 57esimo posto. Mentre a Roma Roberto Gualtieri perde cinque punti rispetto a 12 mesi fa finendo al penultimo posto in compagnia del primo cittadino di Palermo Roberto Lagalla, poco sopra il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che chiude la classifica con il 42% dei consensi. È difficile, e forse anche inutile, cercare una ragione comune per i rapporti mediamente più complicati fra cittadini e sindaci nelle grandi città. Ovviamente il governo di una metropoli solleva problemi diversi, per dimensioni e complessità, rispetto a quelli che deve affrontare chi amministra un capoluogo. Ma ogni città ha la sua storia. Quella di Roma, per esempio, è oggi occupata dai cantieri del doppio programma straordinario che nella Capitale fa incrociare il Pnrr e le opere del Giubileo del prossimo anno; cantieri a volte imponenti, destinati a cambiare l’aspetto di pezzi importanti della città, che però come ogni opera pubblica fanno precedere il disagio dei lavori alla percezione dei benefici collegati al loro completamento
(Nella foto: il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida)