Gli spazi museali di Sciacca nel circuito culturale agrigentino gestito dal parco archeologico Valle dei Templi
Le strutture museali del Comune di Sciacca entrano ufficialmente a far parte del circuito culturale della Provincia di Agrigento, con gestione affidata al Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.
Gli spazi in questione sono il Museo del Mare, la Galleria Fazello e la Casa Museo Scaglione, luoghi espositivi che ospitano migliaia di preziosi reperti.
Riporta la data del 25 luglio la lettera accompagnatoria, a firma del Direttore del Parco Archeologico di Agrigento, Roberto Sciarratta, con cui si restituisce al Comune di Sciacca lo schema di convenzione, firmato, che, di fatto, consente di avviare l’iter per la valorizzazione dei tre siti museali saccensi.
Lo schema di convenzione tra i due Enti, Comune di Sciacca e Parco Archeologico, era stato approvato, con delibera n. 25, il 20 febbraio scorso. La convenzione avrà una validità di 5 anni.
Dopo la firma, adesso, il passaggio successivo sarà la presa in carico delle strutture museali, previo verbale di consegna, da sottoscrivere presso il Comune di Sciacca e la consegna di tutta la relativa documentazione, a partire dai grafici, gli inventari e le catalogazioni dei beni esposti.
“È un passaggio che rappresenta un importante volano per la città di Sciacca, grazie al riconosciuto background di competenza, di esperienza e di disponibilità di cui vanta l’ente Parco – dichiara l’architetto Giuseppe Cattano, ispettore onorario ai beni architettonici.
Accanito promotore dell’iniziativa, Cattano accenna già ai vantaggi che la città di Sciacca può ricavare dalla convenzione. In primis – evidenzia – sarà l’Ente Parco ad occuparsi della manutenzione dei luoghi espositivi e del materiale in custodia, ma ancora più importante sarà l’aspetto relativo alla visibilità, che permetterà ai musei di Sciacca di entrare a pieno titolo nel circuito dei beni culturali di Agrigento Capitale della Cultura 2025”.
Tra le proposte avanzate si fanno già spazio, quella di un possibile ritorno a Sciacca del Melqart, la statuetta bronzea rinvenuta nel gennaio del 1955 nel tratto di mare compreso tra Sciacca e Selinunte. Reperto la cui datazione oscilla nel periodo compreso tra il XII e il IX sec. a.C., oggi custodito presso il museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo, ed ancora oggetto di dibattito, e la proposta di un biglietto unico che permetterebbe ai fruitori di Agrigento Capitale della Cultura 2025 di visitare l’intera rete museale provinciale. Proposta che tradotta in numeri comporterebbe un significativo incremento delle presenze in città.
Il Parco Archeologico e Paesaggisto Valle dei Templi di Agrigento gestisce già sul territorio saccense l’Antiquarium di San Calogero, interessato da un recente intervento di restauro e che dovrebbe riaprire a breve, e la Necropoli di Tranchina.
L’importante traguardo – si legge nel comunicato stampa diffuso dall’architetto Cattano – è stato raggiunto grazie alla disponibilità del Direttore del Parco Archeologico di Agrigento Roberto Sciarratta, e all’impegno ed alla lungimiranza di alcune persone alle quali l’ispettore onorario porge un ringraziamento, in particolare, al funzionario della Soprintendenza ai Beni Cutlurali ed Ambientali di Agrigento Ignazio Perrone, a Vincenzo Noto del Parco Archeologico di Agrigento, al Sindaco di Sciacca Fabio Termine e la sua Giunta, al Consigliere Comunale Calogero Bono, con il contributo dell’Ononorevole Giuseppe Marinello, che hanno interessato di tale lodevole iniziativa (con partecipazione diretta) l’assessore Regionale Francesco Scarpinato ed il direttore del Dipartimento BB CC e I.S. Mario La Rocca, consentendo di far concludere positivamente l’intesa tra Comune di Sciacca e l’ente regionale.
Ora si attende soltanto che si dia inizio alla procedura di consegna dei locali interessati alla convenzione, con l’inventario dei reperti in essi contenuti.