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Attualità

Giro di vite di Trantino sul futuro di Corso dei Martiri

di massimilianoadelfio -





Torna in auge una delle più grandi e storiche ferite della città di Catania. Solo chi non è di Catania non sa che stiamo parlando di Corso dei Martiri. Questa volta, però, dopo anni di nulla arriva una durissima presa di posizione del sindaco Enrico Trantino che, con una missiva datata 14 febbraio 2024 indirizzata ai proprietari delle aree di Corso Martiri della Libertà, Istituto Immobiliare di Catania S.p.A. , CE.CO.S. –Completamento Edilizio Corso Sicilia S.p.A. e Risanamento San Berillo S.r.l., ha diffidato i privati a presentare, entro 10 giorni un piano industriale. Questo per avere contezza dello status aziendale, della sussistenza delle risorse necessarie per la realizzazione di quanto sottoscritto in convenzione e delle azioni strategiche pianificate per garantire il raggiungimento delle obbligazioni discendenti.
Nella Pec inviata il primo cittadino etneo ha diffidato, inoltre, gli stessi titolari dei raggruppamenti societari a “procedere con le necessarie operazioni di bonifica per eliminare il degrado esistente ed in guisa da riattivare e riportare le condizioni delle aree interessate ad un livello consono sia di igiene che di sicurezza”. La ferita sta proprio li. Proprio nel cuore della città, sorge da più di 70 anni una zona franca dove risiedono degrado e sporcizia. “L’ulteriore differimento della procedura di gara per la realizzazione del parcheggio di piazza della Repubblica e delle attigue aree a verde -si legge ancora nella diffida- lascia verosimilmente pensare ad una dilazione sine die dei tempi di completamento delle suddette opere di urbanizzazione, generando dubbi sull’esistenza di un piano industriale per la realizzazione, secondo il masterplan presentato a questa amministrazione”. Oltre a quanto scritto nella missiva, Trantino ha anche ulteriormente commentato: “Attendiamo i riscontri dovuti alla nostra azione. Ne va dell’interesse e del decoro della città che dopo oltre settant’anni deve sanare una ferita ancora aperta. Con rigore e trasparenza renderemo noti gli esiti di questa interlocuzione aprendo un confronto costruttivo e conducente anzitutto con il consiglio comunale e con la Città. Con questo approccio, faccio presente che parallelamente alla diffida ai privati, ho manifestato l’interesse del Comune di Catania a voler acquisire, nei modi e nelle forme di legge, tutte le aree che formano oggetto della Convenzione per il completamento delle opere di urbanizzazione previste e dell’intero piano di risanamento di San Berillo”.