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Ambiente

“Il Giardino della Pace”, in Sicilia, luogo aperto al dialogo tra culture e generazioni

di Francesca Gallo -





L’iniziativa europea “Gardens of Peace” approda in Sicilia e in un’era di conflitti e tensioni che minano la stabilità a livello globale, anche la nascita di un luogo come il “Giardino della Pace” assume un significato speciale.
Sorge su un ameno colle, ad appena tre chilometri dal centro abitato di Ribera, Comune della provincia di Agrigento. L’opera, inaugurata appena una settimana fa, rientra nel contesto di un progetto ben più ampio e diffuso, di grande respiro europeo, realizzata grazie al contributo di giovani architetti e studenti dell’Università di Palermo che insieme ad un gruppo di Garden Designer francesi, di fama internazionale, hanno trasformato le loro idee in uno spazio di bellezza, riflessione e dialogo.
“Per il nostro territorio quanto realizzato significa tanto – commenta il Sindaco della cittadina di Ribera, Matteo Ruvolo –. Il luogo rappresenta un nuovo punto di incontro e consolidata coesione e collaborazione con la vicina città di Caltabellotta. E’ un’attrazione turistica che valorizza ancor di più il nostro patrimonio paesaggistico. Un luogo dove giovani, studenti e famiglie possono ritrovarsi e sentirsi parte di una comunità più ampia ed inclusiva, con un affaccio ed una vista mozzafiato”.
Al Giardino della Pace si accede dal Belvedere del Castello di Poggiodiana che si affaccia sulla profonda vallata del fiume Verdura, dove sorgono le suggestive rovine di un antico maniero. Una struttura fortificata, edificata dai Normanni, intorno al XII secolo, a difesa delle piccole comunità vicine e delle terre conquistate tra il fiume Platani (Eraclea Minoa) e Triocala, l’odierna Caltabellotta.
E’ un luogo che parla di storia, indissolubilmente legato al nome della nobildonna che lo abitò, Diana Moncada, sposa di Giovan Vincenzo de Luna, signore delle terre comprese fra Caltabellotta ed i fiumi Verdura e Magazzolo, che in onore della moglie lo ribattezzò «castello di Poggio Diana». Oggi dell’originaria struttura rimangono solo parte delle mura perimetrali, il bastione angolare quadrato e la torre cilindrica, ma i sito è pronto per diventare un polo culturale d’eccellenza, dopo gli interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione della struttura, previsti dal progetto interamente finanziato dal GAL Sicani nell’ambito del Piano di azione locale (PAL) e della sottomisura del PSR Sicilia 2014-2022 dedicata alla fruizione pubblica delle infrastrutture turistiche, frutto di una convenzione tra lo stesso GAL, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e il Comune di Ribera.
“Dopo la sua riapertura, attesa da anni – dichiara il Sindaco Ruvolo – il sito del Castello PoggioDiana oggi non solo ritorna pienamente accessibile, ma si inserisce a pieno titolo nella rete museale del Distretto Rurale di Qualità dei Sicani e assieme al “Giardino della Pace” si propone ai visitatori come luogo simbolo della nostra storia, autentico faro di identità e bellezza”.
Il Giardino della Pace, oltre ad offrire una magnifica vista sul Castello, rappresenta una tappa significativa in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio, destinato ad un turismo ‘lento’ e attento al territorio. Nell’arco di una settimana dalla sua inaugurazione, il luogo è già stato meta di tanti visitatori che, attratti dalla suggestiva bellezza del paesaggio, si fermano ad ammirare un piccolo e remoto angolo di Sicilia, rimasto a lungo in silenzio, tutto da scoprire.
Dall’alto della sua posizione dominante la sottostante vallata e la costa che si affaccia sul Mar Mediterraneo, anche il suggestivo Borgo di Caltabellotta, noto come “Città della pace”, è parte integrante del progetto.
“Il Giardino della Pace è nuovo spazio paesaggistico che intreccia arte, natura e memoria collettiva – dichiara il sindaco del piccolo centro montano, Biagio Marciante – la sua creazione rappresenta un momento significativo che arricchisce il nostro territorio di un luogo aperto alla contemplazione e alla condivisione dei valori universali della Pace al di sopra di tutto”.
Realizzato in un’area demaniale nel territorio di Caltabellotta, intitolata “Belvedere delle lucertole”, il Giardino della Pace è un progetto guidato da Gilbert Fillinger, direttore di Art & Jardins – Hauts de France, e fa parte dell’iniziativa europea “Gardens of Peace”, avviata nel 2018, che ha già dato vita ad oltre trenta giardini in luoghi simbolici, con l’obiettivo di creare spazi di riflessione sulla pace e sul dialogo tra culture e generazioni.