Palermo: furto di rame allo Sperone, riattivata cabina illuminazione. Scoma: “Danno ingente per azienda e territorio”
Di nuovo in funzione, dopo il furto di rame, la cabina di pubblica illuminazione Sperone 1 che alimenta gli impianti della vasta zona compresa fra via Messina Marine, via Diaz, via XXVII Maggio, via Di Vittorio, via Sperone. Gli operatori di Amg Energia hanno concluso il lungo e complicato intervento necessario per riattivare l’infrastruttura che lunedì sera è rimasta spenta a causa di un furto di rame e hanno ripristinato le condizioni di sicurezza. Il furto ha riguardato, in particolare, la treccia di rame della messa a terra e alcuni componenti provocando danni ingenti ancora in corso di quantificazione. “Ringrazio gli operatori della società che oggi sono stati impegnati non solo in questa gravosa attività ma anche negli interventi ordinari” ha detto il presidente di Amg Energia, Francesco Scoma.
Un furto di rame spegne la cabina di pubblica illuminazione ‘Sperone 1’ e lascia al buio un intero quartiere, a Palermo. E’ successo l’altro ieri sera: gli impianti della vasta zona compresa fra via Messina Marine, via Diaz, via XXVII Maggio, via Di Vittorio, via Sperone non sono andati in funzione. La verifica immediata effettuata dagli operatori di Amg Energia in cabina ha consentito di accertare che l’impianto era stato forzato e danneggiato da un furto di rame. I tentativi effettuati in serata di riattivare la cabina non hanno dato esito positivo e oggi la società ha avviato immediatamente l’intervento di ripristino, che è in corso con l’obiettivo di consentire entro stasera la riattivazione della cabina e degli impianti collegati. Il furto ha riguardato la treccia di rame della messa a terra, che è stata spezzettata in più parti, e alcuni componenti dell’impianto, con un danno ingente la cui quantificazione è ancora in corso.
I ladri hanno portato via anche una parte del cancello di ferro della recinzione della struttura. La società presenterà denuncia alle forze dell’ordine. “Condanniamo con fermezza queste azioni criminose che sono il segnale di un elevato allarme sociale – dice il presidente di Amg Energia, Francesco Scoma – Si traducono in danni ingenti non solo per l’azienda, per il costo del ripristino e della manodopera che viene distolta da altre attività, ma anche per questo territorio e per i suoi residenti che subiscono una violenza inaccettabile”. La scorsa settimana Amg Energia ha lanciato l’allarme per l’escalation di furti di tombini. coperchi di ghisa dai pozzetti di ispezione degli impianti di pubblica illuminazione, a margine di un’operazione della Polizia municipale che ha portato ad un arresto. Sono più di un centinaio quelli rubati in varie zone della città e ad essere presi di mira sono soprattutto i nuovi impianti di illuminazione riqualificati a led nell’ambito dei lavori del ‘Progetto Agenda Urbana’ gestito dal Comune (alcuni dei quali ancora non consegnati ad Amg Energia dalle ditte realizzatrici) ma anche le vecchie infrastrutture.
I furti non si sono fermati. Amg Energia continua a riscontrare pozzetti di ispezione degli impianti privi di coperchio e a ricevere segnalazioni. Un “fenomeno preoccupante”, che ha “risvolti di sicurezza per la pubblica incolumità e che si traduce in costi altissimi” per Amg Energia, tanto che il presidente Francesco Scoma ha scritto una lettera al prefetto, al questore e al sindaco chiedendo che “il fenomeno venga affrontato, a tutela della cittadinanza e dei beni di proprietà del Comune, come evento straordinario di tipo emergenziale”.
[Nella foto, “Adduma” (accendi), murale di Millo allo Sperone opera che arricchisce il nuovo parco d’arte urbana della città di Palermo. Un bambino mentre sale le scale di una botola aperta verso il cielo per accendere una luce sul proprio quartiere].