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Attualità

Eolie, i disagi del trasporto marittimo minacciano l’estate

di Redazione -





di CLAUDIA MARI
Il lungo Ponte che ha unito le festività del 25 aprile e del Primo Maggio non è ancora finito, ma il primo test della stagione turistica di quest’anno lo possiamo decretare già oltrepassato. Talvolta, però, questo test non è superato.
In particolare, questo test di inizio stagione non rassicura di certo gli operatori turistici, e allo stesso tempo allarma gli abitanti delle Isole Eolie.
Perché a farla da padrone nel weekend lungo della Liberazione e nella giornata del primo maggio sono stati i disagi nei trasporti marittimi, che si sono mostrati in tutta la loro serietà.
Da mesi, difatti, sono diminuiti i traghetti – in termini di numero di veicoli e di corse – e quelli che viaggiano possono trasportare meno merci.
Una diminuzione di servizio che viene aggravata in controtendenza dall’aumentato del prezzo dei biglietti che, dopo l’incremento dello scorso dicembre ha registrato un +56% del costo per il trasporto.
La scarsità dei mezzi porta a un servizio di corse minori e anche le condizioni dei mezzi non aiutano: capita spesso che avvengano cancellazioni a causa dei guasti o, addirittura, a causa di mancanza di rifornimenti benzina o gas.
L’ALLARME DEGLI ALBERGATORI
Per questo dalle Isole Eolie arriva l’allarme di cittadini e albergatori, che hanno denunciato un Ponte e un Primo Maggio di passione tra corse cancellate e aumento del costo della vita.
In primo luogo, il disservizio nei trasporti e l’aumento di costi mettono in difficoltà il turista che arriva nell’arcipelago: a causa dello scarso servizio c’è chi arriva con uno o due giorni di ritardo, o addirittura riparte in anticipo, riducendo in più di un caso la permanenza media del turista nelle isole, arrecando non pochi danni al comparto turistico. Ma non solo. Con l’arrivo della stagione estiva, le condizioni precarie dei trasporti marittimi preoccupano anche dal punto di vista del commercio: tutte le merci scarseggiano nei negozi e le stesse hanno costi sempre più alti. La causa si nasconde sempre lì: i traghetti che hanno scarsa capacità di carico, insieme a quelli vecchi e recuperati che vengono fermati di tanto in tanto per dei controlli o per malfunzionamenti, con il rischio sempre presente di perdere le corse.
Ad aggiungersi a questo c’è anche il maltempo che, quando imperversa rende un’impresa attraversare il tratto di mare dalla Sicilia alle isole minori. “Ogni qualvolta le condizioni meteo si palesano poco favorevoli – spiega Cristian del bono, presidente di Federalberghi isole eolie – Scatta il panico per cui abbiamo dei clienti che partono anticipatamente oppure che partono successivamente e questo riduce la permanenza media del turista sulle isole e arreca dei danni importanti all’intero comparto turistico”.
Per tutti questi motivi, da mesi le associazioni di categoria, i sindaci e le comunità chiedono alla Regione siciliana di aprire un tavolo tecnico, per trovare il modo di ripristinare tariffe e tratte così come previste dagli accordi regionali di due anni fa, ma anche di avviare un monitoraggio della quantità e qualità dei servizi. Per ora non hanno avuto risposta.
Per ultime, ma non meno importanti, le richieste dei cittadini, perché le isole non sono solo dei turisti. Gli abitanti delle Isole, nel tempo, hanno visto violato il diritto costituzionale alla continuità territoriale, rischiando spesso di rimanere a terra e di non far ritorno a casa. Un diritto che deve essere rispettato e, anche su questo, si aspettano risposte.