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Ambiente

Siccità, Schifani: “No azioni fuori regole, soluzione a breve”. Cocina: “Piogge alzano livello Lago Ancipa”

di Dario Di Gesù -





Emergenza Ancipa, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani continua a seguire con la massima attenzione la situazione degli approvvigionamenti idrici nell’Ennese e nel Nisseno.
Schifani è in costante contatto con il capo della Protezione civile regionale, il prefetto di Enna, i vertici ministeriali e i rappresentanti di Siciliacque, monitorando e coordinando le operazioni necessarie per affrontare l’emergenza.

Il governatore “stigmatizza e condanna senza riserve le azioni poste in essere senza il rispetto delle regole, soprattutto se attuate da rappresentanti istituzionali e in momenti di forte tensione sociale”, sottolineando l’importanza, per gestire l’emergenza Ancipa, di “comportamenti improntati alla trasparenza e alla responsabilità a tutti i livelli”.

Schifani conferma che, come da assicurazioni ricevute da Siciliacque, nei prossimi giorni verranno completati i lavori sulla conduttura per il collegamento dei nuovi pozzi. Questo permetterà a Caltanissetta e San Cataldo di tornare a essere autonomi.

Per il presidente della Regione, la decisione adottata dalla Cabina di regia di condividere temporaneamente per 2, 3 giorni le risorse dell’Ancipa a favore dei due Comuni nisseni è “una scelta di buon senso”, rafforzata anche dalle piogge delle ultime ore che “stanno contribuendo a migliorare la situazione, con il livello dell’Ancipa in costante aumento, salvaguardando così le risorse per l’Ennese”.

La Regione Siciliana continuerà a lavorare per “garantire soluzioni efficaci e tempestive, in uno spirito di collaborazione tra istituzioni e territori ai quali guarda con rispetto e vicinanza per i disagi in corso e ai quali chiede il massimo della collaborazione”.

“Le recentissime precipitazioni, anche se modeste, hanno contribuito a fare aumentare significativamente il livello dell’acqua nel Lago Ancipa di oltre un metro. Questo incremento rappresenta una risorsa preziosa consentendo di prolungare l’autonomia idrica della zona rispetto alle previsioni precedenti, a tutto beneficio della popolazione e delle attività locali”. Lo dichiara il capo della Protezione civile regionale e coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina.

“Altre piogge – prosegue – sono attese nelle prossime ore. L’aumento del livello e quindi dell’autonomia dell’invaso rafforza, ancora di più, la correttezza della difficile decisione che venerdì abbiamo preso nella Cabina di regia, ascoltando tutte le parti coinvolte. Così come detto ieri, invito nuovamente cittadini e amministratori al ragionamento e al dialogo responsabile: abbiamo il dovere di garantire un minimo di acqua a tutti, sia all’Ennese che al Nisseno. Non è ammissibile l’interruzione forzata di un pubblico servizio a favore della popolazione in sofferenza. L’inizio del periodo piovoso in Sicilia certamente contribuirà a mitigare l’emergenza”.
Il Codacons interviene con determinazione sull’allarmante crisi idrica che sta colpendo la Sicilia, e in particolare l’emergenza Ancipa per le province di Enna e Caltanissetta, che hanno innescato tra loro una vera e propria “guerra tra poveri”. La situazione è ormai insostenibile: razionamenti che costringono i cittadini ad attendere oltre una settimana per accedere all’acqua, l’invaso di Ancipa sempre più a secco e proteste che mettono a rischio la coesione sociale.

Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, lancia un appello forte e chiaro: “È vergognoso che i siciliani si trovino costretti a lottare tra loro per un bene essenziale come l’acqua. Questa situazione, figlia dell’incuria delle istituzioni e di anni di malagestione delle risorse idriche, rappresenta una violazione gravissima dei diritti fondamentali dei cittadini. Il Governo nazionale e regionale non possono più girarsi dall’altra parte.”

Tanasi si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Serve un intervento immediato e straordinario. Non possiamo permettere che i siciliani siano abbandonati a loro stessi. Chiediamo al Presidente del Consiglio di attivare un piano di emergenza idrica per la Sicilia, con misure concrete per garantire una distribuzione equa e sostenibile dell’acqua, e un investimento serio nelle infrastrutture idriche, ormai obsolete e incapaci di rispondere alle necessità della popolazione.”

L’associazione annuncia che presenterà esposti presso le autorità competenti per verificare eventuali responsabilità penali e amministrative, e invita i cittadini a segnalare ogni caso di disservizio o abuso legato alla crisi idrica.

“I siciliani non possono più essere trattati come cittadini di serie B. L’acqua è un diritto fondamentale e il Codacons è pronto a fare tutto il necessario per difendere i diritti dei cittadini” – conclude Tanasi.