Domiciliari per indagati Asp: il gip decide per Lupo e Cerrito
Arriva una svolta nel caso che ha scosso la sanità locale: il gip Giuseppina Zampino ha disposto i domiciliari per gli indagati Asp, il presidente della Samot Mario Lupo e il dirigente sanitario Francesco Cerrito, arrestati in flagranza la scorsa settimana con l’accusa di corruzione. I due erano stati fermati subito dopo lo scambio di una bomboniera contenente 2.000 euro in contanti.
La decisione del gip
La scelta è arrivata questa mattina, a ridosso della scadenza dei termini per la convalida del fermo, dopo quasi 24 ore di camera di consiglio. La Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice ha deciso per una misura meno severa, disponendo i domiciliari per gli indagati Asp. I motivi saranno resi noti con l’ordinanza di custodia cautelare attesa nelle prossime ore.
Le ammissioni e le conseguenze
Durante gli interrogatori, sia Lupo che Cerrito hanno ammesso le proprie responsabilità. Il presidente della Samot ha inoltre rassegnato le dimissioni da tutte le cariche. L’inchiesta non si limita al singolo episodio dei contanti, ma punta a chiarire eventuali irregolarità nella gestione dei fondi per le cure palliative e per i pazienti terminali.
Un caso che scuote la sanità
Il fermo è avvenuto davanti agli uffici dell’Asp di via Pindemonte, dove la squadra mobile ha sorpreso i due indagati in flagranza. Il caso ha provocato grande indignazione, anche perché riguarda risorse destinate all’assistenza dei malati più fragili, un settore che dovrebbe essere garantito da massima trasparenza e integrità.
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