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Agricoltura

Divinazione Expo 24, a Siracusa 9 giorni sull’agroalimentare Made in Italy 

di Antonella Mulè -





Cultura, storia e qualità: i tre pilastri di Divinazione Expo 24, dal 21 al 29 settembre 9 giorni in Sicilia in occasione del G7 Agricoltura e Pesca.

Si apre oggi con la presenza del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni l’Expo DiviNazione, la vetrina delle eccellenze italiane nella splendida cornice di Ortigia, a Siracusa, che anticiperà il G7 Agricoltura del 26-28 settembre. 

Negli oltre 200 padiglioni sono presenti circa 600 aziende, in rappresentanza del Made in Italy agroalimentare e non solo. Lungo le strade dell’isola di Ortigia troveranno spazio aree dedicate ai prodotti DOP e IGP, alla pesca con numerosi imbarcazioni e ci sarà anche un villaggio dedicato allo sport con la presenza delle federazioni sportive accanto a Sport e Salute. Le Regioni saranno presenti con produttori ed eccellenze locali. 

Nove giorni con un fitto programma di convegni, spettacoli, degustazioni e momenti di approfondimento che vedranno la presenza di ospiti e relatori istituzionali e di settore.

«L’evento Divinazione Expo 24 del G7 in Sicilia rappresenta un’occasione di primaria ed assoluta rilevanza per l’Italia per valorizzare le eccellenze agroalimentari, culturali, artistiche, paesaggistiche e quelle delle filiere economico-produttive, nonché una importante vetrina di promozione internazionale per l’intero territorio della Regione Siciliana». Lo dice Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. 

Il modello cooperativo è sempre stato e rimane la soluzione più valida ed efficiente per razionalizzare le filiere tra la produzione agro-ittica alimentare e il mercato, come dimostra la diffusione della cooperazione nel vitivinicolo, nell’ortofrutta, nel lattiero caseario ed anche nella pesca.

«L’agroalimentare in Sicilia si basa su tre pilastri: cultura, storia e qualità. Se in epoca romana la Sicilia era il granaio dell’impero, l’uva vi cresceva spontaneamente prima della comparsa dell’uomo, i fenici che portarono nell’Isola anche gli alberi di ulivo, iniziarono un’intensa coltivazione della vite che i greci a partire dall’VIII secolo a.C. raffinarono per produrre il vino per le libagioni. Gli arabi che nell’VIII secolo d.C. occuparono la Sicilia la descrissero come giardino di vigne e introdussero le tonnare per la pesca del tonno rosso. L’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tipici (PAT) rapprovato dal MASAF conta ben 279 voci tra bevande, formaggi, gastronomia, preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e prodotti di origine animale (incluso il miele). Ricco anche l’elenco dei marchi di qualità come DOP (Denominazione di Origine Protetta), DOC (Denominazione di Origine Controllata), IGP (Indicazione Geografica Protetta). Rilevante anche la produzione bioogica a livello nazionale e internazionale.

Una così ricca cultura, storia e qualità agroalimentare merita di essere adeguatamente valorizzata. Purtroppo la Sicilia colpita da una disastrosa perdurante siccità vede annichilita la produzione agricola di questa stagione e subisce la distruzione di intere coltivazioni di vite, di agrumi e di tante altre varietà produttive tipiche e apprezzatissime, identitarie della nostra Isola in tutto il mondo. La crisi idrica colpisce con la stessa drammatica gravità anche gli allevatori».

L’Expo sarà una straordinaria esperienza diffusa con al centro il Made in Italy agroalimentare, fiore all’occhiello dell’economia italiana nel mondo e simbolo dell’identità nazionale.

«L’auspicio come presidente AGCI Sicilia è quello di proseguire questa prima Expo sulle eccellenze agroalimentari Made in Italy, ripetendola ogni anno nella nostra bellissima regione – dichiara Michele Cappadona -. Allo stesso tempo, che tenendo puntati i riflettori internazionali sul nostro territorio si possano finalmente realizzare gli interventi necessari a mantenere viva l’economia produttiva dell’Isola e la sua qualità storica identitaria plurimillenaria».