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Cronaca

Defunti dimenticati a Catania: parte la bonifica dei cimiteri

di Alessandro Fragalà -





È una questione di decoro, ma soprattutto di rispetto per la memoria di chi non c’è più e di tutte quelle persone che, ogni giorno, vogliono piangere i propri cari. E per piangere i propri cari ci vuole dignità. Certamente avrete capito che stiamo parlando del cimitero di Catania, anzi dei cimiteri, perché a Catania oltre a quello di via Acquicella ne esiste un altro che si trova nel quartiere di San Giovanni Galermo. Dopo anni di totale incuria, finalmente il cimitero è stato ed è oggetto delle attenzioni dell’amministrazione comunale, anche se, a dir il vero, il lavoro è assolutamente lungo e molto, davvero molto complicato. Ma da qualche parte bisogna anche partire per provare a sistemare le cose. Serve una base, per poi, in futuro, provare a lavorare su situazioni complicate e ataviche come sicurezza e legalità. Intanto si parte dalla pulizia e dal decoro e da un ciclo di interventi di pulizia straordinaria e sanificazione specializzata dei locali di deposito delle salme, delle celle frigorifere e degli uffici. A spiegare quello che sta succedendo è Giovanni Petralia, assessore di competenza della giunta Trantino. “Come amministrazione -spiega Petralia ai microfoni di Futura Production – stiamo dando grande attenzione sia al cimitero monumentale di Catania, ovvero quello di Via Acquicella, ma anche all’altro cimitero, quello del quartiere di San Giovanni Galermo”. Nel dettaglio è proprio l’assessore a indicare come e su cosa si sta intervenendo: “Abbiamo iniziato – ha detto l’assessore – un ciclo di attività di pulizia straordinaria e sanificazione specializzata dei locali di deposito delle salme, dell’obitorio centrale e degli uffici.

Questa attività verrà svolta ogni 15 giorni e, in questo senso, non mancherà il nostro controllo e la nostra vigilanza. Questa attività, poi, verrà estesa anche ai bagni, dopo la ristrutturazione di quest’ultimi, che dovrebbe partire a metà del mese di febbraio. Abbiamo stanziato circa 20.000 euro annui per un servizio indispensabile, purtroppo tante volte trascurato”. Queste le prime operazioni, ma non saranno le uniche. “In programma – prosegue Petralia – abbiamo altre attività importanti e straordinarie che l’amministrazione sta vuole portare avanti. Partiamo dalla ristrutturazione dell’obitorio centrale del cimitero di via Acquicella, che dovrebbe partire a fine febbraio. La procedura di gara si è conclusa da pochi giorni, quindi solo il tempo di ultimare le procedure formali e inizieranno le attività. La mia speranza è che si possa partire a fine mese. In programma anche la ristrutturazione di un locale di deposito del cimitero di San Giovanni Galermo che presenta dei problemi strutturali e che, dunque, abbiamo intenzione di riqualificare”. Come detto in precedenza è una base, importante, ma pur sempre una goccia in un mare, anzi in un oceano di problematiche. Altro argomento scottante è quello dei loculi. “Ci stiamo muovendo anche in questo senso – spiega ancora l’assessore a Futura – e proprio prima dell’estate si dovrebbero ultimare i lavori per la fornitura di altri 90 loculi che saranno messi a disposizione e che verranno, poi, utilizzati in base a quelle che sono le richieste dei cittadini, ovviamente in ordine cronologico”. E questo sarà certamente argomento da attenzionare in modo certosino, perché, negli anni, di irregolarità non ne sono mancate e la concessione dei loculi e degli spazi su cui costruire piccole e grandi cappelle, è stato oggetto di numerose infiltrazioni poco chiare. “Ultimati i lavori sui nuovi loculi – ribadisce l’assessore – prima dell’estate, proseguiremo anche nel lavoro molto complicato di ricerca. Stiamo facendo un lavoro molto oculato e complesso, appunto, un vero e proprio censimento per individuare quelle che sono le concessioni scadute e che andrebbero rinnovate. Poi ci sono anche quelle che non si possono rinnovare e che, in questo caso, andrebbero affidate ad altre persone. Si tratta di un lavoro d’ufficio molto complicato e per certi aspetti doloroso, ma che è fondamentale per liberare dei posti ed affidarli a chi ha interesse”.