Leggi:

Attualità

Lavoro: Cgia, in 2 anni governo risultati positivi ma merito va più a imprenditori che a politica

di Redazione -





Dati occupazione Cgia. Stipendi rimangono sotto media europea, calo produzione industriale e ampio ricorso Cig non fanno presagire nulla di buono.

Premesso ciò, tra il 2022 e il 2024 è la Sicilia che dovrebbe registrare il numero più elevato di nuovi posti di lavoro pari a 133.600 (+10 per cento)

“In questi primi due anni di governo, i risultati ottenuti in materia di lavoro sono stati certamente positivi, anche se il merito è riconducibile più agli imprenditori che alla politica”. È quanto dice la Cgia a commento dei dati sull’occupazione del Centro Studi dell’associazione.

“Tuttavia – prosegue il commento dei dati occupazione Cgia- non dobbiamo dimenticare che con una crescita che in questi ultimi due anni è stata molto contenuta, all’aumento dell’occupazione non è corrisposto un incremento altrettanto importante della produttività, almeno nel settore dei servizi e del terziario. Pertanto, gli stipendi degli italiani, che mediamente sono al di sotto della media europea, non crescono adeguatamente e questo rimane un problema che va ‘aggredito’ rinnovando i contratti nazionali alla scadenza e continuando a tagliare strutturalmente il carico fiscale che grava sugli stessi”.

“Ora, la forte caduta della produzione industriale e il deciso aumento del ricorso alla cassa integrazione non fanno presagire nulla di buono. Se non vogliamo scivolare verso una crisi strisciante che, a seguito delle tensioni geopolitiche, del calo demografico e della transizione digitale e climatica, avvolge la Germania e in parte anche la Francia, dobbiamo spendere bene e presto i soldi del Pnrr. Con la messa a terra entro il 2026 dei 130 miliardi di euro che abbiamo ancora a disposizione, possiamo dare un contributo importante all’ammodernamento del Paese ed evitare una nuova crisi che, ai più, sembra essere alle porte”, conclude la Cgia.

Foto di Mina Rad su Unsplash