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Corteo per la Flotilla a Palermo, scontri con la polizia: ragazza ferita alla testa e un giovane colpito a terra

di Andrea Scarso -





Il corteo che ha avuto luogo ieri sera a Palermo, nato come iniziativa di solidarietà per il popolo palestinese e in sostegno alla Flotilla, si è trasformato in un momento di forte tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, con scontri, feriti e proteste contro la militarizzazione degli spazi pubblici.

Dalla solidarietà alla tensione

Il corteo era partito da piazza Sant’Anna, nel cuore della Kalsa, con slogan e striscioni inneggianti alla libertà della Palestina e contro la militarizzazione degli spazi pubblici. Centinaia di persone hanno attraversato le vie del centro storico con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il teatro Massimo e successivamente piazza Politeama, luogo simbolo delle manifestazioni cittadine.

Ma proprio all’ingresso di piazza Politeama, dove in questi giorni è in fase di allestimento il villaggio dell’Esercito, il percorso si è interrotto: le forze dell’ordine hanno formato un cordone per impedire l’accesso.

Gli scontri e i feriti nel corteo

Dalla protesta verbale si è passati allo scontro fisico. La polizia ha colpito con i manganelli per disperdere i manifestanti, ferendo alla testa una ragazza che i sanitari hanno poi soccorso. Gli agenti hanno inoltre colpito ripetutamente un giovane anche quando era già a terra, provocando dure proteste e urla contro il loro comportamento.

Per alcuni minuti la tensione è stata altissima, ma successivamente, tra cori e slogan, la calma è tornata.

Le parole dei manifestanti di Palermo

Palermo ha un sogno: la Palestina libera e una città senza armi – hanno gridato i manifestanti –. Una piccola vittoria l’abbiamo ottenuta: una nostra delegazione sarà ricevuta in prefettura per discutere il rinvio dell’inaugurazione del villaggio dell’Esercito.

Un segnale politico e sociale

Quello che è accaduto ieri sera non è soltanto il racconto di un corteo degenerato, ma anche il sintomo di una città attraversata da tensioni internazionali che trovano eco nello spazio urbano. La presenza del villaggio militare nel cuore di Palermo, a pochi passi dal Politeama, è stata percepita da molti come una provocazione, alimentando un conflitto tra esigenze di sicurezza e desiderio di spazi civili di libertà.

Il corteo di solidarietà alla Flotilla, che già porta con sé un forte messaggio politico internazionale, si è così intrecciata con il dibattito interno alla città sulla militarizzazione degli spazi pubblici.

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