Leggi:

Attualità

Cortei e manifestazioni in tutta l’Isola e a Catania scoppia la polemica

di Redazione -





di ANTONIO CIMINO
Per celebrare l’Anniversario della Liberazione ieri, 25 aprile, sono scese in piazza, unendosi in cortei, migliaia di persone in tutto il Paese.
E anche in Sicilia tanti cittadini, insieme ai rappresentanti della politica, hanno partecipato alle manifestazioni. Tante le iniziative in tutta l’Isola per ribadire i valori repubblicani, l’antifascismo e per celebrare la memoria del sacrificio dei partigiani.
LE CELEBRAZIONI A PALERMO
Nel capoluogo siciliano si è tenuta nel parco Piersanti Mattarella la cerimonia celebrativa del 79esimo Anniversario della Liberazione. Insieme alla comunità cittadina erano presenti le delegazioni delle forze armate e di polizia, delle delegazioni dell’Anpi e delle associazioni combattentistiche e d’arma. Ad aderire, anche l’Associazione siciliana della stampa e la Fnsi. Nel parco dedicato a Mattarella, sono state deposte le corone d’alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni.
Erano presenti alla celebrazione il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il prefetto di Palermo Massimo Mariani.
“Oggi è un giorno che deve unire il Paese, non dividerlo. Noi siamo qui per rispettare la Festa della Liberazione, ricordando i momenti che ha vissuto il nostro Paese estremamente tragici. Credo che l’unità delle forze politiche sia essenziale” ha dichiarato il presidente della Regione.
Sulla stessa linea, il primo cittadino palermitano Roberto Lagalla: “Oggi il 25 aprile ha lo stesso significato che ha dal primo momento, cioè celebra e ricorda facendone memoria la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Poi è chiaro che negli anni e nel tempo, e a seconda delle diverse e mutevoli condizioni politiche e sociali del Paese, ogni anniversario ha assunto delle coloriture diverse”.
E ha aggiunto poi, “A me piace guardare all’essenza vera di questa giornata che è quella che ricorda una guerra di liberazione e ci invita a una liberazione quotidiana quella che però non guardi né a strumentalizzazioni né a divisioni ma all’interesse del bene comune e della gestione corretta della cosa pubblica”.
A seguito della commemorazione, accompagnato da una leggera pioggia, è partito il corteo che ha sfilato come da tradizione lungo via Libertà.
Altissima partecipazione anche da parte dei più giovani che hanno intonato ‘Bella ciao’.
Al corteo tante bandiere dell’Anpi, della Pace, dei sindacati si sono uniti anche gruppi con bandiere della Palestina e che hanno inneggiato alla libertà per Alfredo Cospito e Ilaria Salis.
TENSIONI A CATANIA
Anche nella città etnea si è tenuto il corteo tradizionale dell’Anpi, partito da piazza Palestro, che ha reso omaggio ai partigiani catanesi Graziella e Salvatore Giuffrida.
Anche a Catania la partecipazione è stata ampia e gli slogan pacifisti hanno accompagnato le bandiere e gli striscioni. Non sono mancate, tuttavia, delle tensioni, parte delle quali dovute all’azione di alcune persone che davanti alla sede del Comune hanno bruciato una bandiera di Israele. Ma non solo: una polemica è arrivata prima del corteo per uno striscione.
A denunciarlo, la segretaria della federazione provinciale Dem di Catania, Maria Grazia Leone: “Una magnifica giornata, limpida di libertà, serrati attorno al monumento della Resistenza, sporcata dai soliti 4 dispotici che in rappresentanza solo di sé stessi, fingendo di essere organizzatori dell’Anpi, hanno bloccato lo striscione del Pd impedendoci fisicamente di iniziare il corteo”. “Scoperti hanno poi inveito contro i compagni pretendendo che abbandonassimo il corteo. Ai compagni dell’Anpi, di Sinistra Italiana e di tutti coloro che sono intervenuti per garantire il sereno svolgimento della ricorrenza il nostro grazie” ha aggiunto Leone.
Al corteo, ha sfilato anche l’Associazione Gammazita che dopo la manifestazione ha rivolto l’invito ai cittadini rimanere in centro storico per condividere una giornata di riflessioni, solidarietà e festa nel quartiere che sorge intorno al Castello Ursino.