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Corruzione all’Ars, l’assessore Elvira Amata interrogata per due ore in Procura

di Enzo Scarso -





È durato circa due ore l’interrogatorio di Elvira Amata, assessore regionale al Turismo, indagata dalla Procura di Palermo per corruzione in concorso. A porre le domande i pm Andrea Fusco e Felice De Benedittis, nell’ambito di uno dei filoni della maxi inchiesta sui contributi regionali che vede coinvolto anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.

Corruzione Ars Palermo: le accuse contestate

Secondo gli inquirenti, Amata avrebbe favorito con finanziamenti una fondazione riconducibile a Marcella Cannariato, moglie di Tommaso Dragotto, patron di Sicily By Car. In cambio, la società diretta dalla stessa Cannariato, la A&C Broker, avrebbe assunto il nipote dell’assessore. Una dinamica che per la Procura configura uno scambio corruttivo.

L’interrogatorio dell’assessore Elvira Amata

Non si è trattato di una convocazione forzata, ma di una richiesta avanzata dalla stessa Amata, subito dopo aver ricevuto, lo scorso 7 luglio, l’avviso di conclusione indagini. La difesa ha spiegato che l’interrogatorio è stato sollecitato per chiarire la posizione dell’assessore prima che la Procura decida sull’eventuale rinvio a giudizio.

Corruzione Ars Palermo e risvolti politici

Parallelamente all’inchiesta giudiziaria, si muove anche il fronte politico: sia Amata che Galvagno sono sotto esame davanti ai probiviri di Fratelli d’Italia. Se il presidente dell’Ars ha già risposto alle contestazioni interne al partito, l’assessore Amata aveva chiesto tempo, rimandando ogni valutazione proprio in attesa dell’interrogatorio di oggi.

Una vicenda che scuote la Regione

Il caso si inserisce in una delle inchieste più delicate che hanno toccato negli ultimi anni i vertici politici della Regione Siciliana e dell’Assemblea regionale. Le prossime settimane saranno decisive per capire se le accuse sfoceranno in un processo o se la linea difensiva dell’assessore riuscirà a smontare l’impianto accusatorio.