Leggi:

Cronaca

Giovane ucciso allo Zen: maxi operazione delle forze dell’ordine dopo il delitto Taormina

di Andrea Scarso -





Dopo l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane ucciso davanti al pub di famiglia, è scattata una vasta operazione interforze nel quartiere Zen.
I controlli allo Zen di Palermo sono ripartiti in modo serrato nelle ultime ore e stanno coinvolgendo circa duecento uomini tra polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, con il supporto di elicotteri e unità cinofile specializzate.

Il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine arriva a pochi giorni dall’arresto di Gaetano Maranzano, ventottenne residente in via Costante Girardengo, accusato dell’omicidio di Taormina. Il delitto ha riportato alta la tensione nel quartiere, già da tempo considerato sensibile sul fronte della sicurezza e del rischio criminalità. L’obiettivo dichiarato delle autorità è quello di presidiare il territorio e prevenire possibili ritorsioni o nuove escalation di violenza.

Durante i controlli sono stati ispezionati i grandi complessi residenziali del quartiere Zen per individuare eventuali armi nascoste e sostanze stupefacenti. Le verifiche comprendono anche attività su strada con posti di blocco mirati al monitoraggio di auto, moto e scooter, spesso privi di assicurazione o documentazione in regola. Particolare attenzione è rivolta inoltre ai residenti sottoposti a misure di prevenzione o sicurezza.

Le operazioni non riguardano solo l’ambito penale ma anche quello amministrativo. Vengono effettuati accertamenti sulla regolarità di licenze e autorizzazioni, con controlli sulle attività commerciali presenti nelle aree più sensibili del quartiere per verificare il rispetto delle norme vigenti. Il monitoraggio è esteso inoltre a eventuali violazioni legate all’occupazione abusiva di spazi pubblici o privati.

Secondo fonti investigative, le operazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni con modalità straordinarie.