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Agricoltura

Mafia, Piantedosi: “Il 10 per cento del Pil criminalità riguarda l’agroalimentare”

di Dario Di Gesù -





Siracusa, convegno sul contrasto alle agromafie, il ministro dell’Interno: “L’anno scorso un aumento del 164 per cento dei beni confiscati assegnati”.

“Si stima che il 10 per cento del prodotto interno lordo delle organizzazioni criminali riguarda il settore agroalimentare. Cioè il 10 per cento del Pil criminale è prodotto all’interno delle logiche mafiose nel settore agroalimentare”. 

Lo dichiara il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto lunedì 23 pomeriggio, a Siracusa, presso il ‘Siracusa International Institute’, all’Incontro pubblico sul contrasto alle agromafie. Il convegno si è svolto nell’ambito della manifestazione DiviNazione Expo 2024, in corso dal 21 fino al 29 settembre a Siracusa in occasione del G7 Agricoltura e pesca, in programma dal 26 al 28 settembre prossimi. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e il Sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra.

“Quali sono le strategie di infiltrazione?- dice ancora il ministro Piantedosi -. Ad esempio il controllo della manodopera, l’accapparramento delle grandi proprietà terriere, la mediazione nella compravendita”. E ricorda quanto sia “particolarmente insidiosa” la mafia dei pascoli “perché produce anche un danno reputazionale del nostro paese perché riguarda l’accapparemento di risorse europee destinate in via legale a questo settore”.

“Il danno in questo settore non è solo di ordine pubblico legale o economico ma di tipo reputazionale, essendo l’agroalimentare uno degli asset del Made in Italy”, dice Piantedosi. “Cosa facciamo noi? C’è uno strumentario normativo che noi cerchiamo di rafforzare, il codice antimafia dedica una attenzione al settore agroalimentare”, spiega ancora il ministro.

Poi ha ricordato il lavoro svolto dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati. “Permettetemi di ricordare che l’anno scorso abbiamo avuto un incremento di beni assegnati del +164 per cento”, spiega.

“Il contrasto alla criminalità organizzata anche in un settore importante come quello delle agromafie richiede una attività forte e incessante non solo delle forze dell’ordine ma di tutti. Come disse uno scrittore siciliano la mafia sarà sconfitta da un esercito di insegnanti elementari, un modo per dire che di contrasto alla mafia ci dobbiamo occupare tuti, serve la sinergia di tutti”.