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Attualità

Catania e le sue contraddizioni: topi, sporcizia e degrado in centro storico

di Alessandro Fragalà -





Una situazione ai limiti della decenza. Una situazione che non dovrebbe registrarsi in qualsiasi posto, a maggior ragione in quello che, dovrebbe, essere il salotto della città o, come in questo caso, la principale zona commerciale-economica, vista la presenza di numerosi uffici e banche. I catanesi avranno immediatamente capito di cosa e di che luogo stiamo parlando; per chi non è catanese specifichiamo che si tratta della zona che si snoda tra Corso Sicilia, Piazza della Repubblica e Piazza Grenoble. “Degrado e abbandono tra Corso Sicilia e Piazza della Repubblica”. E’ quello che, ormai da tempo, denuncia il vicepresidente del Primo Municipio di Catania Giuseppe Arcidiacono. “Segnalo da tempo – ha detto Arcidiacono – lo stato di degrado e abbandono in cui versano sia Corso Sicilia che Piazza della Repubblica, ma anche Piazza Grenoble. Occorre trovare soluzioni immediate per contrastare il degrado che nel tempo si sta espandendo a macchia d’olio sul nostro territorio”.  La questione non è da sottovalutare, perché è messa a rischio anche la salute e l’incolumità dei residenti, di tutti i catanesi, e non sono pochi, che lavorano in quella zona e anche dei numerosissimi turisti che, ultimamente, stanno visitando la città di Catania, osservando insieme alle meraviglie del barocco, anche lo squallore della spazzatura lasciata in ogni dove.  “In particolare – continua Giuseppe Arcidiacono – la zona in questione presenta pessime condizioni igieniche sanitarie causate dalla presenza massiccia di cumuli di spazzatura e materiale vario di risulta.  Servono urgenti interventi di bonifica e derattizzazione per scongiurare una possibile invasione di topi”. Le immagini che abbiamo scattato sono eloquenti e, se a qualcuno poteva sembrare una storia di fantasia, il ritratto di un topolino fa comprendere come sia tutto assolutamente vero. “Ritengo opportuno e doveroso – conclude Giuseppe Arcidiacono – nei confronti della nostra comunità attivarsi e prevedere misure che consentano un percorso di riqualifica per fare in modo che Corso Sicilia e Piazza della Repubblica possano nuovamente essere il salotto della nostra città”. Ma il problema non sono solo i rifiuti. Corso Sicilia e Piazza della Repubblica, proprio per la presenza dei portici, diventano storicamente rifugio notturno di vagabondi e senza tetto. Una città nella città che, soprattutto la notte, pullula di materassi e cartoni che fungono da letto e anche da coperta. I risultati si possono vedere ogni mattina, perché non sono pochi i clochard che lasciano i propri beni (si fa per dire) abbandonati proprio dove hanno pernottato. Ne viene fuori un panorama di assoluto degrado che, purtroppo, contraddistingue buona parte di questa zona del centro storico di Catania. Si perché basta percorrere pochi metri rispetto a piazza della Repubblica e si arriva in Corso dei Martiri dove permane perenne una delle ferite peggiori della città di Catania. O ancora basta spostarsi, ancora di poche centinaia di metri, nella zona di Via di Prima che di notte (e non solo) viene presa d’assalto da prostitute e tossicodipendenti. Catania, storicamente, è una città dalle mille contraddizioni. Lo dimostra anche in questo caso. Perché le cartoline del degrado fatte di cumuli di spazzatura, mendicanti e barboni, prostitute e tossicodipendenti si mischiano con le bellezze architettoniche dei palazzi e delle chiese e con una movida che cresce ogni giorno di più e che, purtroppo, a volte diventa selvaggia.