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Attualità

Catania capitale dei micro-chips: la linea pilota dell’Ue

di Antonino Marino -





L’Etna Valley si conferma o meglio si ripropone come protagonista delle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica. Un dato di fatto che non può inorgoglire e che dona un po’ di luce in un momento non particolarmente positivo. Un dato di fatto che ha confermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando la valutazione positiva da parte della Chips Joint Undertaking europea delle prime quattro linee pilota promosse in ambito Chips Act, tra cui appunto quella di Catania. “L’approvazione da parte delle istituzioni europee del progetto della Linea Pilota di Catania – ha detto il ministro Urso – è un traguardo importante che conferma che le competenze industriali e la collaborazione istituzionale possono porre il nostro Paese in una posizione di leadership nel settore a livello globale. La strategia italiana sui chips continua a funzionare. Dopo la fondazione di Pavia, dopo l’annuncio di Silicon Box si aggiunge oggi un altro ulteriore significativo tassello: i chips diventano sempre più centrali nel nostro contesto produttivo, che vede l’Etna Valley protagonista delle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica”.
Il progetto, capitanato dall’Italia e realizzato in collaborazione con Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania, prevede la realizzazione di un impianto altamente innovativo. La sua specializzazione sarà la ricerca su prodotti basati su nuovi materiali come carburo di silicio e nitruro di gallio, cruciali per applicazioni in settori chiave come l’automotive e le energie rinnovabili. La valutazione positiva del progetto italiano, insieme a quelli di CEA leti (Francia), Fraunhofer (Germania) e IMEC (Belgio), colloca l’Italia e i suoi centri di ricerca in un ristretto gruppo di eccellenze nel campo della microelettronica. Il progetto sarà guidato dal Cnr di Catania (Imm), scelto per la sua consolidata esperienza nel settore, e vedrà la partecipazione di altri partner italiani come la Fondazione Chips.IT di Pavia, la Fondazione Bruno Kessler e il consorzio interuniversitario IUNET.
Il finanziamento europeo di 180 milioni di euro, integrato da ulteriori fondi statali e privati, porterà il valore complessivo del progetto a circa 360 milioni di euro, di cui 212 destinati all’impianto di Catania. La costruzione del centro di ricerca, che coinvolgerà il Cnr, i partner italiani ed europei e le aziende, dovrebbe iniziare nel 2025, una volta formalizzati i contratti. Le Linee Pilota, vere e proprie fucine di ricerca per microchip avanzati, sono state istituite dal Chips Act europeo per garantire all’Europa il mantenimento del suo vantaggio tecnologico e competitivo. L’Unione Europea promuove il rafforzamento e la creazione di queste strutture all’interno dell’Unione attraverso bandi per un valore complessivo di 1,67 miliardi di euro, che raddoppieranno a circa 3,3 miliardi di euro con il coinvolgimento dei finanziamenti degli Stati membri. L’approvazione della Linea Pilota di Catania rappresenta un passo avanti significativo per l’Italia, consolidando la sua leadership nel settore strategico dei chip e aprendo la strada a nuove opportunità di sviluppo e innovazione. “Tutto questo conferma – ha ribadito Urso – come l’Italia stia diventando molto attrattiva per gli investimenti per la microelettronica che è alla base dell’industria dell’automotive. Dopo l’annuncio fatto qualche settimana sull’investimento di Silicon Box, in una delle regioni del nord, di 3,2 miliardi di euro e 1.600 ingegneri, questo secondo annuncio dimostra con quanta volontà il governo persegue la strada di fare dell’Italia un paese all’avanguardia nella produzione dei chip e della microelettronica e questo è di giovamento a chi vuole produrre auto in questo paese perché avrà quello che serve nella componentistica”. Le parole di Urso sono arrivate a margine dell’inaugurazione a Torino della prima Casa del Made in Italy, sede dell’ispettorato territoriale del Mimit che diventa così sempre più un punto di riferimento per cittadini e imprese. A queste sono seguite poi quelle del sindaco di Catania Enrico Trantino: “Il via libera degli organismi comunitari delle prime quattro linee pilota promosse in ambito Chips Act, tra cui quella di Catania, conferma il distretto industriale etneo tra le aree industriali capofila nella Nazione italiana e nel continente europeo nei progetti di innovazione e alta tecnologia. Un altro obiettivo raggiunto per cui esprimiamo gratitudine al Premier Meloni e al Ministro Urso che ancora una volta confermano lo straordinario interesse per lo sviluppo di attività produttive ad alto contenuto tecnologico per la Sicilia e Catania, proiettati nella più avanzata frontiera della ricerca scientifica, in un’ottica di partenariato istituzionale di cui andiamo orgogliosi”.