Caso Mondello, Calenda e La Vardera in piazza a Palermo: “Revocare la concessione all’Italo-Belga”
PALERMO – Piazza gremita davanti a Palazzo d’Orléans per il sit-in organizzato da Ismaele La Vardera, deputato regionale e leader di Controcorrente, contro la storica concessione dei lidi di Mondello alla società Italo-Belga. In prima fila, accanto a lui, il senatore Carlo Calenda, leader di Azione, che non ha risparmiato critiche al presidente della Regione Renato Schifani.
Le parole di Calenda
«Mondello è un patrimonio della Sicilia e non può restare nelle mani di una società che paga una concessione irrisoria e incassa milioni – ha dichiarato Calenda –. La vicenda assume toni ancora più gravi se si considera che tra gli assunti risultano anche parenti di esponenti mafiosi. E allora, la domanda è semplice: si vuole revocare questa concessione o no?».
Il leader di Azione ha poi puntato il dito contro il governatore: «Schifani si comporta come se fosse il re di Sicilia, occupando ogni poltrona con logiche di appartenenza e non di merito. È stato un disastro e continua a esserlo. Io a Palermo tornerò una volta al mese, perché questa terra non è sua proprietà».
La posizione di La Vardera
Il promotore della mobilitazione, Ismaele La Vardera, ha parlato di «omertà istituzionale» riferendosi al silenzio del presidente della Regione e del sindaco di Palermo sulla questione Mondello: «Oggi oltre 200 persone erano in piazza con noi. Ho denunciato nuovi scenari preoccupanti che si intrecciano attorno all’Italo-Belga, ma soprattutto abbiamo lanciato un messaggio chiaro: basta silenzi e basta immobilismo».
Le forze politiche presenti
Alla manifestazione, organizzata in poche ore ma capace di raccogliere una larga partecipazione, erano presenti esponenti di più schieramenti politici: dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, da +Europa a Italia Viva, dai Verdi al Psi, oltre a rappresentanti dei Radicali. «Questa non è una battaglia di bandiere – ha sottolineato La Vardera – ma una battaglia di legalità. E la piazza oggi lo ha dimostrato».
