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Caso La Vardera–Italo Belga: il duello approda a Roma

di Andrea Scarso -





Il braccio di ferro tra Ismaele La Vardera, deputato regionale e leader del movimento Controcorrente, e la Mondello Italo Belga, società che gestisce da decenni il litorale di Mondello, si trasferisce sul terreno più alto delle istituzioni nazionali: la Commissione Parlamentare Antimafia. Dopo giorni di polemiche e accuse incrociate, sia La Vardera sia l’amministratore delegato della società, Antonio Gristina, hanno chiesto di essere ascoltati dall’organismo presieduto da Chiara Colosimo.

L’annuncio di La Vardera: “A Roma con tutti i documenti”

«Il 5 novembre sarò in Commissione Antimafia – ha annunciato La Vardera – per consegnare tutta la documentazione in mio possesso. Non si tratta di una battaglia mediatica, ma istituzionale». Il deputato, che da mesi denuncia presunte irregolarità legate alla gestione delle concessioni balneari e ai rapporti con alcune imprese, ha rinnovato i suoi attacchi anche al governo regionale e, in particolare, all’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo: «C’è chi preferisce dire che deve occuparsene la magistratura. Eppure la Commissione Antimafia, composta anche da esponenti del suo stesso partito, ritiene che la vicenda meriti un approfondimento politico e istituzionale. Io non posso girarmi dall’altra parte, anche se sarebbe più comodo».

La replica della Italo Belga: “Accanimento mediatico, vogliamo chiarezza”

A stretto giro è arrivata la risposta di Antonio Gristina, che ha chiesto a sua volta di essere audito dalla Commissione per “porre fine alle ricostruzioni fantasiose e ai danni di immagine subiti dall’azienda”. «I fatti vanno chiariti nelle sedi istituzionali – afferma – e io sono pronto a fornire tutta la collaborazione necessaria. L’accanimento mediatico sta danneggiando i lavoratori e l’immagine stessa di Palermo. Serve trasparenza per tutti». In una nota ufficiale, la Società Mondello Immobiliare Italo Belga S.A. ribadisce la “piena disponibilità” a cooperare con le autorità competenti per garantire un quadro di chiarezza e di distinzione dei ruoli: «Non vogliamo che il dibattito pubblico, alimentato da insinuazioni e strumentalizzazioni, continui a deformare la percezione dell’opinione pubblica e a colpire l’economia locale».

Scontro frontale all’Ars tra La Vardera e Tamajo

La polemica è deflagrata anche all’Assemblea Regionale Siciliana, dove nei giorni scorsi i toni si sono accesi. Durante una seduta dedicata alle interpellanze, La Vardera ha chiesto chiarimenti sull’assegnazione della concessione e sui rapporti tra la società Italo Belga e la Gm Edil, impresa che, secondo il deputato, avrebbe ricevuto fondi del PNRR senza essere iscritta nella White List e che tra i propri dipendenti avrebbe avuto soggetti contigui alla criminalità organizzata.

La replica dell’assessore Edy Tamajo è stata dura: «Sulla vicenda indaga la magistratura, e ho piena fiducia nel suo operato. Lei, onorevole La Vardera, non può sostituirsi agli inquirenti. E smetta di fare il teatrante». Un botta e risposta che ha trasformato l’aula parlamentare in un ring politico. Tamajo ha ricordato vecchi episodi risalenti ai tempi in cui La Vardera lavorava come inviato televisivo, accusandolo di “cercare visibilità sulle spalle delle persone perbene che lavorano all’interno della Italo Belga”.

La controreplica sui social: “Sto solo facendo il mio dovere”

La risposta di La Vardera non si è fatta attendere. Prima sui social, poi con una nota ufficiale, ha rivendicato la legittimità della sua azione ispettiva: «Essere chiamato ‘teatrante’ o ‘quaquaraquà’ per aver chiesto chiarezza è paradossale. Sto solo esercitando il mio mandato parlamentare. Se il prefetto ha avviato un’indagine sulla Gm Edil e sui possibili legami con la Italo Belga, significa che qualcosa da verificare c’è». Il deputato ha poi aggiunto un riferimento diretto all’assessore: «Mi sorprende che Tamajo, che ha il suo feudo elettorale proprio a Mondello, non abbia espresso una sola parola d’indignazione. Ma non mi fermerò. Non è una battaglia personale: è una questione di trasparenza».

Agende Rosse in piazza con Borsellino

Intanto a Mondello, per venerdì pomeriggio, è previsto un sit-in organizzato dalle Agende Rosse di Salvatore Borsellino, a sostegno della richiesta di verità e trasparenza nella gestione delle concessioni e dei fondi pubblici. Un segnale che la vicenda, da controversia amministrativa, è ormai diventata un caso politico e civile che tocca corde profonde dell’opinione pubblica.