Leggi:

Ambiente

“Borghi dei Tesori” alla riscoperta della Sicilia

di Redazione -





di CLAUDIA MARI
Esplorare la Sicilia coinvolge tutti i sensi, senza eccezioni. Quest’anno, il festival Borghi dei Tesori anticipa la sua quarta edizione in primavera, una stagione in cui ciascuno dei 46 piccoli comuni partecipanti si rivela come “un’ode alla natura”, ai fiori, alle sagre e alle feste. Questo evento si integra con determinazione nell’Anno del Turismo delle Radici, un’iniziativa del Ministero degli Esteri attraverso la sua sede territoriale, Italea Sicilia, presieduta da Laura Anello, alla guida della Fondazione Le Vie dei Tesori.
Il nome “Italea” evoca il termine botanico “talea”, che indica la parte di una pianta in grado di generare una nuova pianta una volta separata dalla pianta madre. Gli emigrati siciliani rappresentano numerosi “talee” sparsi per il mondo, mentre l’Isola stessa costituisce la pianta madre. Pertanto, un gadget significativo del progetto sono fogli di carta biodegradabile contenenti semi selezionati con la consulenza dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo, un prezioso scrigno di biodiversità che, l’anno prossimo, festeggerà 230 anni e che è partner del progetto. Basta posare la carta nel terreno, annaffiare e i tesori dei borghi sbocceranno. Il Borghi dei Tesori Roots Festival fa parte quest’anno del progetto Italea Sicilia, che ha scelto come testimonial uno dei volti più amati tra le comunità di italiani all’estero: Sasà Salvaggio. Con la sua simpatia e la sua “insularità” aperta, Sasà virtualmente accoglierà tutti in questa Sicilia ospitale e genuina, promuovendo le esperienze del festival tramite i suoi canali digitali seguitissimi in tutto il mondo da migliaia di discendenti siciliani. “È un bel riconoscimento per il lavoro che già svolgo nel mondo”, afferma Sasà. “Ormai sono un ponte tra la Sicilia e i siciliani che vivono all’estero. E tra di loro trovo tradizioni che qui abbiamo dimenticato. Dobbiamo riconnetterci alle nostre radici”. Durante i tre fine settimana del Borghi dei Tesori Roots Festival, ci sarà tanto da fare: dal 10 al 26 maggio, i venerdì saranno dedicati soprattutto alle scuole, mentre sabato e domenica saranno aperti a tutti. C’è grande attesa, il programma pubblicato sui social ha ricevuto migliaia di condivisioni e richieste di informazioni: 46 borghi sparsi come tessere di un mosaico unico, circa 500 siti, passeggiate ed esperienze e molti giovani coinvolti per raccontare una Sicilia completamente nuova che abbraccia le Madonie, i Nebrodi, i Sicani e gli Iblei, da un capo all’altro dell’Isola.
Lo scorso anno, per la sua terza edizione, il festival ha accolto oltre 12.000 partecipanti e quasi tutti hanno visitato più comuni, con quelli più noti a fungere da catalizzatori per gli altri. Borghi dei Tesori Roots Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia. I borghi di questa edizione sono: Alcara Li Fusi, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Bompietro, Buccheri, Burgio, Calascibetta, Calatafimi Segesta, Caltabellotta, Cammarata, Camporeale, Centuripe, Cassaro, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Custonaci, Delia, Frazzanò, Gangi, Geraci Siculo, Giarratana, Giuliana, Isnello, Licodia Eubea, Mirto, Montelepre, Monterosso Almo, Montevago, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pettineo, Piedimonte Etneo, Pollina, Portopalo di Capo Passero, Prizzi, Sambuca di Sicilia, San Piero Patti, Santo Stefano Quisquina, Siculiana, Sutera, Trappeto, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.