Bayesian: al via il 3 maggio il recupero del veliero
A partire dal prossimo 3 maggio prenderanno il via le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero appartenuto al magnate britannico Mike Lynch, tragicamente affondato nella rada di Porticello nella notte tra il 18 e il 19 agosto dello scorso anno, a una profondità di 50 metri.
L’intervento, che si preannuncia particolarmente complesso, riveste un ruolo chiave per le indagini volte a far luce sulle cause del naufragio, costato la vita a sette persone. Tra le vittime, oltre a Lynch stesso, figurano la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie Judy, l’avvocato Chris Morvillo con la moglie Neda e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Le operazioni di recupero, inizialmente previste per oggi, sono state rinviate a causa del ritardo nell’arrivo della gru galleggiante Hebo Lift 10, elemento fondamentale per il sollevamento del relitto. L’imponente chiatta, del peso lordo di 5.695 tonnellate, è salpata da Rotterdam il 19 aprile e dovrebbe raggiungere la costa siciliana entro il 3 maggio, dopo un viaggio di circa due settimane.
Il progetto è gestito da due società specializzate nei recuperi marittimi: la olandese Hebo, con sede a Rotterdam, e Smit Salvage, in collaborazione con tecnici italiani. Insieme alla Hebo Lift 10, parteciperà anche la piattaforma operativa Hebo 2, una chiatta polivalente dotata di gru da coperta, mezzi subacquei e veicoli telecomandati. Questa unità, già presente in Italia, partirà a breve da Ortona accompagnata dal suo rimorchiatore di supporto.
Il Bayesian, lungo 56 metri e costruito da Perini Navi a Viareggio nel 2008 con il nome originario Salute, era uno dei più sofisticati superyacht a vela al mondo, con uno scafo in alluminio e un albero di ben 72 metri, tra i più alti esistenti. È affondato mentre era ancorato a circa 300 metri dal porto peschereccio di Porticello, a 15 chilometri da Palermo.
Fin dal giorno dell’incidente, l’area del relitto è stata costantemente sorvegliata da squadre specializzate e da dispositivi anti-inquinamento. Il piano di intervento, approvato dalle autorità competenti, include misure rigorose per la protezione ambientale ed è stato fondamentale per definire ogni fase del recupero.